POZZALLO – La nave dell’Ong spagnola Open Arms, con 343 migranti a bordo, è attraccata nel porto di Pozzallo. Le operazioni di sbarco sono più lunghe del previsto: lo stato di emergenza dichiarato dal governo per il Coronavirus impone un lungo protocollo. Sulla nave è salito il medico di porto, Vincenzo Morello, coadiuvato da tre colleghi. I migranti sono stati soccorsi in 5 diverse operazioni. Imponente la macchina dell’accoglienza, con ambulanze e medici in banchina, trattandosi del primo sbarco dopo l’emergenza sanitaria.
Sono già scesi dalla Open Arms i primi 60 migranti che dopo i primi controlli sanitari raggiungeranno l’hot spot di Pozzallo. In banchina, a coordinare le operazioni di accoglienza, il responsabile dell’ufficio immigrazione della questura Rosario Amarù. Serrati i controlli medici per via dell’emergenza sanitaria. I migranti vengono sottoposti a un doppio controllo della temperatura corporea, mentre, tutti gli operatori presenti, sia poliziotti che infermieri, volontari della Protezione civile sono dotati di mascherine.(ANSA).
Aggiornamento 13,35: Terminato lo sbarco dei migranti a bordo della Open Arms. I migranti sono 363, in prevalenza uomini (298), 8 le donne e 57 i minori. I controlli sanitari, prima a bordo, eseguiti dal medico di porto Vincenzo Morello, e a poi in banchina con i sanitari dell’Asp 7, hanno portato al ricovero di 3 migranti: due per contusioni pregresse e una per problemi respiratori. Gli altri 360 migranti sono stati trasferiti nel locale hot spot in attesa di essere ridistribuiti negli altri paesi europei in seguito al preaccordo di Malta. Nonostante l’alto numero di migranti sbarcati, l’hot spot di Pozzallo è in grado di ospitare i profughi per alcuni giorni. A meno di decisioni del Viminale dell’ultim’ora, gli extracomunitari stanotte saranno tenuti a Pozzallo. (ANSA)