Manovra, l'opposizione attacca | "Pietosa, non aiuta le imprese" - Live Sicilia

Manovra, l’opposizione attacca | “Pietosa, non aiuta le imprese”

Musumeci: "Crocetta farebbe bene a smetterla con gli annunci e con gli spot". D'Asero (Ncd): "Rigore a macchia di leopardo, manca lo sviluppo". Critiche anche da Falcone e Pogliese (Forza Italia).

conferenza stampa sulla finanziaria
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CATANIA – Il centrodestra all’attacco. L’approvazione della Finanziaria regionale scuote l’opposizione che questa mattina a Catania, nella sede istituzionale di via Etnea, ha visto i deputati Marco Falcone, Salvo Pogliese, Nino D’Asero scagliare un fendente chirurgico all’operato del governatore Crocetta e della sua maggioranza. Assieme a loro, un Nello Musumeci che non le ha certo mandate a dire. Ecco

LA FINANZIARIA. “E’ veramente una Finanziaria pietosa. La peggiore degli ultimi decenni anche sul piano formale e della qualità legislativa. Manca il coraggio della scelta; mancano indicazioni strategiche per gli investimenti; manca l’impresa; manca la prospettiva di sviluppo. Questa Finanziaria si è rivelata essere un gran contenitore per fare contenti tutti ed, alla fine, non si è fatti contenti nessuno. Crocetta farebbe bene a smetterla con gli annunci e con gli spot. Cominci a governare sul serio, altrimenti… altrimenti… meglio lasciare stare”.

CROCETTA IERI ALL’ARENA SU RAI 1. “Ognuno dovrebbe fare il suo mestiere. Ecco, Crocetta dovrebbe stare in vetrina: davanti alle televisioni. Il governo di una regione così difficile e complessa è altra cosa. E‘ un problema di inadeguatezza: non ci sembra affatto il governatore adatto a condurre la Sicilia fuori dal tunnel nel quale si trova”.

LA NUOVA TABELLA H. “La Finanziaria è stata sempre il banco di prova per la peggiore politica clientelare e quando Crocetta dice che quest’anno non c’è stato clientelismo non dice il vero perchè l’articolo 18 della Finanziaria è la riproposizione della famigerata e vergognosa Tabella H dove ogni deputato della maggioranza aveva qualche cosa da portare. Certo, i Forestali ed i precari degli enti locali sono la pesante eredità che trent’anni di malgoverno in Sicilia ci hanno consegnato. Ma noi avevamo detto: “Mai più un precario”. Spieghiamo ai ragazzi che si entra nella pubblica amministrazione per concorso: ma se abbiamo 40 mila padri di famiglia, vogliamo mandare tutti a casa? Abilitiamo queste professionalità ma spieghiamo ai nostri giovani che questa pagina del precariato è la peggiore della storia siciliana e che non può più essere riproposta”.

LE PROVINCE ED IL VOTO. “Adesso c’è la farsa delle province. Crocetta dice che vuole abolirle ma, di fatto, vuole cambiarne solo il nome. Noi diciamo che le province sono insostituibili e lo abbiamo dimostrato proprio a Catania dove siamo diventati la prima stazione appaltante del Sud Italia. Occorre demandare alle province alcune competenze essenziali come i beni culturali, il turismo, l’edilizia economica e popolare, la motorizzazione. Facciamo diventare le province un volano perchè quella delle citta metropolitane è una ignobile porcata inventata da Crocetta e dalla sua maggioranza per poter intercettare qualche milione di euro dall’Unione europea come se lo sviluppo lo si facesse andando a pescare alla fiera delle occasioni. Se si va a votare per le province? Io mi augurerei di sì ma con una riforma che dia più potere alle province”.

Critiche anche dalle altre componenti dell’opposizione. “Con questa Finanziaria si certifica un rigore che è a macchia di leopardo – dice Nino D’Asero, capogruppo Ncd all’Ars -. Ma non è nemmeno una finanziaria di sviluppo. E’ chiaro che, da parte nostra, non può esservi un giudizio positivo. Si parla di turismo e di risorse: ma non vediamo nulla che vada in questa direzione”. Pogliese (Forza Italia) ricorda: “Abbiamo compiuto una impresa nel settore dello sport. Il 2013 è stato l’anno orribile e la nostra azione di opposizione ci ha permesso di recuperare somme decisive. Siamo riusciti a stanziare 5 milioni di euro per salvare la barca, per salvare tutte quelle associazioni sportive alle quali abbiamo solo di che essere grati”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Falcone (Forza Italia): “Siamo riusciti a mettere in sicurezza i conti della Regione. Ma siamo, allo stesso tempo, delusi col governo della Regione perché con questa finanziaria non c’è prospettiva di sviluppo. Si tratta solo di norme-spot: e così non va”.


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