Mancano soltanto pochi giorni al ritorno dell’ora solare. In questo 2025 accadrà con anticipo rispetto agli ultimi anni. Stavolta, infatti, l’ultima domenica di ottobre cadrà il 26, e non il 27 come nel 2024. Nel 2023 era invece il 29 ottobre.
Giornate più corte
Perderemo quindi un’ora di luce e le giornate si accorceranno. Tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, quindi, si dovranno spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora. L’ora legale, che invece prolunga la luce serale, tornerà in vigore a fine marzo 2026, precisamente il 29. Una data che segnerà anche l’avvio della stagione primaverile: in questo caso le lancette saranno spostate di un’ora avanti.
Differenze con l’ora legale
Alle 3 del mattino, dunque, le lancette degli orologi torneranno indietro di un’ora, guadagnando, d’altro canto, un’ora di sonno in più. Rispetto all’ora legale, legata ad esigenze energetiche e lavorative, l’ora solare è legata al passaggio del Sole al di sopra del meridiano locale. Potremmo definirlo quindi un orario naturale.
L’ora legale che per il momento salutiamo, permette invece un risparmio energetico che genera un notevole impatto positivo per l’ambiente: il minor consumo di energia elettrica comporta una riduzione dell’emissione di anidride carbonica in atmosfera. Lo scorso anno, nel periodo marzo-settembre, sono state evitate emissioni di CO2 per circa 160 mila tonnellate.
Ora solare: i vantaggi
Ma ecco i vantaggi dell’ora solare: il sole sorge prima, rendendo le prime ore del giorno più luminose. Maggiore concentrazione: la luce mattutina può migliorare la concentrazione e la produttività per chi inizia presto le attività lavorative o scolastiche. Da non sottovalutare, inoltre, la regolarizzazione del ritmo circadiano, visto che l’ora solare può contribuire a una maggiore qualità del sonno, dato il buio anticipato la sera.

