Lucarelli ci mette la faccia: "Domani mi aspetto un cambio di atteggiamento" - Live Sicilia

Lucarelli ci mette la faccia: “Domani mi aspetto un cambio di atteggiamento”

La vigilia di Catania-Turris
CALCIO - SERIE C1
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CATANIA – “Ho sensazioni positive, ho parlato con molto di loro privatamente. Tutti hanno dimostrato la voglia di risolvere questa situazione. Stiamo lavorando per questo”.
La conferenza stampa di vigilia per mister Cristiano Lucarelli sembra quasi essere l’ultima di una lunga trafila di stagione. Ed invece è un (ri)esordio che richiama ad un (ri)debutto al Massimino contro una Turris che probabilmente vale molto di più di ciò che dice oggi la classifica.

La squadra

“Dalla squadra, mi aspetto un atteggiamento diverso. Dal punto di vista tattico, i giorni a disposizione sono stati pochi ma da un punto di vista caratteriale mi aspetto un cambio di atteggiamento. Domani si affrontano due squadre che hanno una spiccata offensività”.

La sfida di domani

“Domani sarà una partita a parte ma le mie scelte saranno condizionate da ciò che ho visto finora. L’unica cosa che posso dire è che non ho mai dato credito alla carta d’identità: quello che voglio è creare una sana competitività tra i singoli giocatori.
A me ha emozionato qualunque partita mi ha visto sedere sulla panchina del Catania”. 

Capitolo Chiricò

“Chiricò? Io da lui mi aspetto cose diverse rispetto a quelle che ha fatto finora: e non è stata tutta colpa sua perchè la squadra si è forte poggiata troppo su Chiricò. E Chiricò si è preso delle responsabilità. A lui non ho chiesto di abbandonare le cose che sa fare ma di mixare le giocate che sa fare perchè altrimenti diventa fin troppo prevedibile”.

“Fare punti”

“In questo momento diventa importante, fare punti. Perchè se riusciamo a fare punti questi ragazzi saranno in grado di far vedere cose che finora non hanno dimostrato. Per il resto, la società è normale che si attenda risultati e veda come si lavori. È assolutamente normale ed è questo il mio compito: centrare gli obiettivi che ci si è dati.
Fin quando sono qui, ho l’obbligo di creare uno zoccolo duro che faccia capire a chi arriva cosa significa giocare a Catania”.

Vecchia e nuova dirigenza

“Posso solo ringraziare le vecchia dirigenza perchè mi ha chiamato due volte e fatto conoscere tutto ciò che ruota attorno alla squadra. Prima avevamo un bel centro sportivo, dove tra l’altro vivevo. E ci sono certamente delle differenze a partire dalle differenze economiche: prima eravamo sempre assorbiti anche dalle questioni che riguardavo cose fuori dal campo.
Oggi c’è una percezione diversa. Parlo spesso con Grella, percepisci che c’è la volontà di fare tante cose. Ne chiamo in causa uno: la crescita dei giovani, nell’ambito di un centro sportivo, che permetta di arrivare fino alla prima squadra.
La parola d’ordine che io ho sentito è “arrivare al grande appuntamento con strutture da grande appuntamento”.


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