PALERMO – L’Udc, o quel che ne rimane in Sicilia, vira decisa verso il centrodestra. E a Palermo sceglie Fabrizio Ferrandelli. Lo dice Ester Bonafede, vicecommissario del partito di Lorenzo Cesa, dal quale sono fuoriusciti nei mesi scorsi i deputati regionali tutti vicini a Gianpiero D’Alia, che hanno dato vita ai Centristi per la Sicilia. Bonafede rappresenta invece quanti sono rimasti fedeli alla segreteria romana di Cesa. E annuncia il sostegno alla candidatura di Fabrizio Ferrandelli.
“Mentre dall’altro lato assistiamo a un momento di disorientamento e confusione, per noi l’unione diventa l’elemento dirimente di un progetto politico – dice il vicecommissario regionale Udc Ester Bonafede – Ormai da molto tempo l’Udc ha aperto un canale di dialogo con Ferrandelli convinti che lui sappia interpretare le esigenze che scaturiscono dalla società civile”. Per Bonafede, Ferrandelli “è l’uomo che parla la lingua della concretezza: la politica del realizzare. I palermitani vogliono stabilità ma vogliono anche che dietro un uomo ci siano i partiti”. A proposito delle vicende giudiziarie di Ferrandelli, indagato per voto di scambio politico-mafioso a Palermo, il vice commissario dell’Udc afferma: “Abbiamo seguito l’evolversi dei fatti che lo hanno portato ieri in conferenza stampa: siamo certi che la magistratura farà chiarezza e siamo convinti della sua dirittura morale”. Sul piano politico, invece, “il metodo che abbiamo seguito – assicura Bonafede – è la capacità di sedare ‘l’io’ in luogo di un ‘noi'”.
Bonafede annuncia anche, in merito alle primarie del centrodestra che si dovrebbero tenere in primavera, che “alla partita delle elezioni regionali l’Udc parteciperà ai tavoli che si riproporranno per la questione che afferisce le primarie”. (sa.t.)