L'Udc incalza Crocetta:| "Serve un governo politico" - Live Sicilia

L’Udc incalza Crocetta:| “Serve un governo politico”

Il capogruppo dei centristi all'Ars Lillo Firetto annuncia: "Dopo le Amministrative chiederemo al governatore un rimpasto". Il "collega" del Pd Baldo Gucciardi: "Non è un tabù, parliamone", e dal Megafono: "Se il presidente vuole cambiare qualcosa, siamo con lui". Alla finestra, i gruppi dei Democratici e riformisti e di "Articolo 4".

PALERMO – “Dopo le Amministrative chiederemo al presidente Crocetta di varare un governo politico”. È iniziato il count down per l’esecutivo tecnico del governatore. Le parole di Lillo Firetto, capogruppo dell’Udc all’Ars non lasciano molto spazio all’immaginazione. E del resto, lo stesso presidente, in un ‘intervista a Live Sicilia non chiudeva del tutto le porte a un “ritocchino” alla compagine degli assessori: “Se i partiti che hanno sostenuto la mia elezione – ha detto – dovessero chiedermi di formare un governo più politico, certamente ne dovremmo discutere”. E i partiti lo hanno chiesto. O lo chiederanno a breve.

Già, perché la posizione dell’Udc, nonostante il tono assai diverso, non è distantissima da quella del maggiore partito a sostegno del governo Crocetta, il Pd. “In effetti – ha detto il capogruppo all’Ars Baldo Gucciardi – già nell’incontro di dieci giorni fa, si è accennato al tema. Certamente – spiega Gucciardi – noi ribadiamo la necessità di un rapporto maggiormente politico tra governo, gruppo parlamentare e partito. Un rapporto che, al momento, si incarna solo nella figura del presidente, e forse è il momento che coinvolga anche qualche assessore”. Ma Gucciardi precisa anche che la connotazione più “politica” non può essere legata esclusivamente “all’ingresso di un deputato nel governo. Per intenderci – precisa Gucciardi – nessun parlamentare sta chiedendo un assessorato. Ma il rapporto ‘politico’ può fondarsi anche su esponenti che non per forza debbano essere deputati. Anche se penso – aggiunge – che non si possano nemmeno avere dei pregiudizi a priori nei confronti dell’ingresso in giunta di un parlamentare”. Insomma, che si tratti di uno dei 18 componenti del gruppo o di un democratico “extra Ars”, poco conta. Ma la necessità di un governo politico ormai è avvertita fortemente.

“Chiederemo al presidente Crocetta – ribadisce Lillo Firetto – un governo politico di alto profilo. Lo faremo fin dal giorno successivo alle elezioni amministrative. Alla Sicilia serve un governo forte, compatto che operi con coralità. Noi abbiamo sposato fin dall’inizio lo spirito ‘rivoluzionario’ del nuovo governo, ma adesso serve uno ‘scatto’ in avanti. È chiaro che non pretendiamo che il governatore sollevi tutti i tecnici. Ad esempio, anche la nostra valutazione su alcuni di questi assessori, come Lucia Borsellino, è fortemente positiva. Questi sei mesi di governo – prosegue – hanno presentato luci e ombre. Certamente si è avvertita una grande voglia di fare pulizia, di eliminare incrostazioni del passato. Ma in alcuni casi, se avessimo remato tutti nella stessa direzione, avremmo forse raggiunto risultati migliori. A questo deve servire un governo più politico”. “Nel nostro gruppo – ammette Baldo Gucciardi – ci sono deputati che avvertono maggiormente la necessità di un governo politico. Ne parleremo. Il presidente Crocetta ha dimostrato grande disponibilità anche nei confronti di questo tema e grande rispetto per il parlamento. Al momento giusto, insomma, ne discuteremo, come abbiamo sempre fatto. Del resto, considero Rosario Crocetta uno dei più importanti dirigenti del mio partito”.

Insomma, l’Udc spinge, il Pd “apre”. Ma tra le forze che hanno sostenuto l’approdo a Palazzo d’Orleans di Rosario Crocetta c’è, ovviamente, la creatura del governatore: il Megafono. “Noi – spiega il capogruppo Giovanni Di Giacinto – seguiamo in tutto e per tutto la linea del presidente. Se lui ritiene che ci sia la necessità di rimpasto, siamo con lui”. “Io non credo – precisa però Nello Dipasquale – che il governo politico, oggi, sia una priorità o una necessità. In questa fase – aggiunge – è necessario fare squadra attorno al presidente, per proseguire nel rispetto del programma di governo”. Ma nel possibile rimpasto potrebbero essere coinvolti altri soggetti del Parlamento. Gruppi nati nel corso della legislatura e formati anche da deputati che hanno appoggiato l’elezione di Crocetta. A cominciare dai Democratici e riformisti: “Non ci interessa, oggi – dice il presidente Marco Forzese – avere un assessorato, ma che il governo rispetti i proclami di inizio legislatura: la rivoluzione annunciata, insomma. Che non può non passare dall’estromissione dai ruoli di governo e sottogoverno di persone legate all’era di Lombardo. A noi – aggiunge – il governo attuale sta bene. Se poi Crocetta vuole aprire a un governo politico, spero che lo faccia con le forze che lo sostengono già da mesi, e non si faccia distrarre dalle cene…”. Il gruppo “Articolo 4” è composto, per metà, da ex Udc. Deputati, insomma, che hanno accompagnato l’elezione di Crocetta. Tra questi, il capogruppo Luca Sammartino “Al presidente – dice – non chiediamo nulla. Certamente, se si ragionasse attorno a un progetto politico chiaro e forte, e ci venisse chiesto di partecipare, prenderemo in considerazione l’ipotesi. Del resto, abbiamo dimostrato di essere una forza politica affidabile, sulla quale si può contare”. Il conto alla rovescia per il governo tecnico è iniziato.


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