L'ufficio stampa della Regione | Lite tra l'Assostampa e Crocetta - Live Sicilia

L’ufficio stampa della Regione | Lite tra l’Assostampa e Crocetta

Secondo il sindacato e l'Ordine dei giornalisti di Sicilia la norma contenuta nella manovra è "l'ennesimo imbroglio" del governatore, che replica: "La cambieremo e sarà rispettato il Contratto nazionale di categoria".

la finanziaria regionale
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PALERMO – Botta e risposta tra il sindacato dei giornalisti e Ordine e il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Al centro della polemica l’annunciata ricostituzione dell’ufficio stampa attraverso una norma contenuta nella bozza della finanziaria regionale. “Inaccettabile. Nel metodo e nel merito”. Questo il giudizio dell’Associazione siciliana della stampa e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia su quello che in una nota definiscono “l’ennesimo, colossale imbroglio che il governatore Crocetta sta perpetrando ai danni dei siciliani: ovvero il tentativo di costituire un ufficio stampa istituzionale in spregio di ogni norma e della professione giornalistica”.

“Se la Giunta varerà la norma contenuta in una bozza della legge finanziaria – affermano Assostampa ed Ordine – la Regione si ritroverà con un ufficio stampa della Presidenza composto, nonostante i soliti proclami, da giornalisti scelti ‘intuitu personae’ (esattamente come i 23 colleghi che Crocetta licenziò per lo stesso motivo parlando di assunzioni illegittime fatte dai suoi predecessori)”. Per l’Ordine dei giornalisti di Sicilia ed Assostampa siciliana “non c’è traccia infatti dei criteri di reclutamento, peraltro solo di pubblicisti, in spregio a ogni norma dell’ordinamento professionale”. “Inoltre, se si tratta di una selezione aperta a tutti – affermano – è assolutamente doveroso che siano resi noti i criteri di valutazione; se si tratta, invece, di una scelta tra dipendenti regionali è una norma discriminante”. “E’ impensabile e illegittimo, infatti – precisano – ritenere che si possa parlare ancora di prima applicazione della legge 150 (e quindi di ricerca di risorse interne) dato che quella normativa ha, ormai, ben quindici anni di vita”. “Questo articolo della Finanziaria, quindi, va ancora nella direzione sbagliata – conclude la nota – e costituisce il classico rimedio peggiore del male. E Ordine e Assostampa lo contesteranno in tutte le sedi”.

Replicando alla nota dell’Assostampa e dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, dice: “La norma così come è stata scritta non va bene, la modificheremo e rispetteremo certamente il contratto nazionale di lavoro dei giornalisti per chi sarà assunto a tempo determinato”. E aggiunge: “L’intendimento del governo è quello di proporre una norma per regolamentare l’ufficio stampa in maniera stabile e le assunzioni saranno fatte per concorso. Ma nelle more, abbiamo il diritto e il dovere di informare i cittadini e la stampa sull’attività della Regione siciliana in modo trasparente”. “Mi dispiacerebbe – prosegue Crocetta – se la posizione assunta dall’Assostampa dovesse essere legata alla vicenda dei 21 giornalisti che secondo i tribunali non potevano essere considerati assunti a tempo indeterminato, impedendo in questo modo ad altri giornalisti di essere assunti a tempo determinato sino a fine legislatura, nelle more dei concorsi”.

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