Lutto nel mondo della cultura |E' scomparso Giarrizzo - Live Sicilia

Lutto nel mondo della cultura |E’ scomparso Giarrizzo

Giuseppe Giarrizzo è stato per diversi anni Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania. La nota dell'Ateneo: "L'Università di Catania perde uno dei suoi intellettuali più prestigiosi"

il cordoglio
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CATANIA – Lutto per il mondo della cultura italiana. E’ scomparso lo storico Giuseppe Giarrizzo, per moltissimi anni preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania. Sotto la sua guida, la stessa facoltà è stata la seconda per importanza in Italia. A lui si deve l’ubicazione della facoltà nell’attuale sede: l’ex monastero dei Benedettini di Piazza Dante. E’ stato capo di una scuola di studi storici particolarmente attenta alle vicende del territorio meridionale. Attualmente la biblioteca di Lettere ospita un ampio spazio composto dalle opere donate dallo storico. È stato accademico dei Lincei e autore di pubblicazioni sulla storia moderna e contemporanea. È stato anche un importante dirigente del Partito Socialista Italiano.

LA NOTA DELL’UNIVERSITA’ DI CATANIA. “Si è spento Giuseppe Giarrizzo, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia per oltre un trentennio, professore emerito di Storia moderna, accademico dei Lincei, specialista di storia e cultura dell’Illuminismo, autore di importanti saggi di storia della storiografia e protagonista del dibattito sul meridionalismo. L’Università di Catania perde uno dei suoi intellettuali più prestigiosi”.

Breve biografia. Storico italiano, Giarrizzo è nato a Riposto l’8 novembre 1927. Dopo gli iniziali studi di antichistica compiuti sotto la guida di S. Mazzarino, ha completato la sua formazione presso l’Istituto italiano per gli studi storici fondato a Napoli da B. Croce e diretto allora da F. Chabod. Dal 1964 è stato professore di Storia moderna; ha insegnato nella facoltà di Lettere e filosofia dell’università di Catania, di cui è stato preside dal 1968. Ha dedicato le sue ricerche alla vita intellettuale del Settecento e in particolare alla cultura inglese, alla storia politica e sociale della Sicilia fra Ottocento e Novecento, alla storiografia contemporanea.

IL RICORDO DEL RETTORE PIGNATARO. Nella sua lunga carriera accademica, il prof. Giarrizzo ha unito l’impegno scientifico e nella formazione delle giovani generazioni a quello istituzionale, facendo sì che la sua visione del ruolo dell’Università si concretizzasse nella costruzione di un’organizzazione che corrispondesse in modo efficace a quel ruolo.  Di questa sua capacità di combinare il suo impegno di studioso con quello istituzionale si è giovata non soltanto la Facoltà di Lettere e Filosofia, di cui è stato ininterrottamente Preside per trent’anni, ma l’intero Ateneo che ha sempre riconosciuto in Giarrizzo, insieme ad altri Presidi, un punto di riferimento e di guida in un momento storico molto importante per il Paese e per la Sicilia. Giunto, infatti, alle massime responsabilità accademiche proprio negli anni del Sessantotto, è stato custode di una concezione secondo cui l’Università, nonostante l’apertura di massa,  deve continuare a coltivare una vocazione d’élite nella proiezione europea della propria attività di ricerca. Così forgiò la “sua” Facoltà di Lettere, garantendo con il suo prestigio intellettuale che l’Università di Catania mantenesse un alto rango di apertura internazionale. Certamente il debito dell’Ateneo nei suoi confronti è grande proprio per la reputazione che ha saputo creare per la nostra Università, in primo luogo, negli ambienti accademici e scientifici del Paese e dell’Europa, ma anche per il suo contributo al dibattito politico e culturale, anche con riferimento ai temi dello sviluppo del Mezzogiorno e della Sicilia, che ha sempre reso viva la presenza dell’Ateneo nel territorio. Pari gratitudine gli dobbiamo per la modestia, la perseveranza e l’investimento di “lunga durata” mediante il quale è riuscito a regalare a Catania, prima ancora che alla sua Università, la grande fabbrica del restauro dell’antico Monastero, un altro dei gioielli che, insieme al suo contributo intellettuale, viene trasferito alle giovani generazioni. La sua passione per il Monastero ha, probabilmente, eguagliato quella per i suoi studi. Ricordo, infatti, che qualche tempo dopo il mio insediamento ha chiesto di incontrarmi proprio per parlarmi e “raccomandarmi” il Monastero e per mettere a disposizione il suo impegno per iniziative che potessero ancor più avvicinare la città a questo suo importante patrimonio.  Certamente, l’Ateneo non tradirà l’impegno del Prof. Giarrizzo, in questo come in altri campi. Continueremo ad onorare la sua memoria, così come lui stesso ha voluto, nell’impegno per l’istruzione e la formazione delle giovani generazioni, anche attraverso l’ultima sua “creatura”, la Fondazione “Giuseppe e Maria Giarrizzo”, che ha lo scopo di potenziare i rapporti tra Università e scuole e di promuovere la ricerca sulla storia delle società, delle città e delle scuole in Italia e in Europa, con particolare riferimento ai secoli XIX-XX. A questa Fondazione il prof. Giarrizzo ha donato tutto il suo patrimonio librario affinché sia reso disponibile per gli studiosi presso la sede del dipartimento di Scienze umanistiche. Insieme alla sua famiglia, anche attraverso questo suo lascito, l’Università di Catania proseguirà l’impegno del Prof. Giuseppe Giarrizzo.

Breve biografia. Storico italiano, Giarrizzo è nato a Riposto l’8 novembre 1927. Dopo gli iniziali studi di antichistica compiuti sotto la guida di S. Mazzarino, ha completato la sua formazione presso l’Istituto italiano per gli studi storici fondato a Napoli da B. Croce e diretto allora da F. Chabod. Dal 1964 è stato professore di Storia moderna; ha insegnato nella facoltà di Lettere e filosofia dell’università di Catania, di cui è stato preside dal 1968. Ha dedicato le sue ricerche alla vita intellettuale del Settecento e in particolare alla cultura inglese, alla storia politica e sociale della Sicilia fra Ottocento e Novecento, alla storiografia contemporanea.

LA NOTA DEL COMUNE DI CATANIA – “Catania e l’Italia perdono una delle menti più lucide, la città commossa rende omaggio al suo illustre figlio”. Così il sindaco Enzo Bianco ha commentato, esprimento il proprio dolore, la scomparsa dello storico Giuseppe Giarrizzo, uno dei più colti intellettuali meridionali e punto di riferimento di diverse generazioni di studiosi e accademici. “Giarrizzo – ha detto Bianco – non era soltanto un uomo coltissimo e acuto, un intellettuale raffinato, accademico dei Lincei e storico di fama nazionale con collegamenti internazionali. Prima di tornare a Catania, nel 1957, per affermarsi come erede della grande tradizione della storiografia meridionalista, aveva lavorato a Londra, Oxford, Edimburgo, Leida. All’ombra dell’Etna si era affermato come una delle coscienze del Meridione”. “Catania – ha concluso il Sindaco – deve molto a Giuseppe Giarrizzo. Per esempio per aver restituito alla città quel gioiello che è il Monastero dei Benedettini, restaurato con l’architetto Giancarlo De Carlo nei trent’anni in cui Giarrizzo fu preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università. E formò generazioni di studenti forgiando soprattutto le loro coscienze. L’ultimo dei suoi numerosissimi libri lo dedicò, qualche anno fa, proprio a Catania e alla sua storia, scritta a quattro mani con Maurice Aymard, in cui veniva sottolineata soprattutto la vitalità di questa città abituata da sempre a saper ricominciare dopo qualunque avversità”. Bianco ha ricordato anche l’impegno politico di Giarrizzo, da sempre socialista, che divenne dirigente del Psi e fu anche vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Catania nel 1985.

L’assessore alla Cultura Orazio Licandro ha espresso “Vivo dispiacere per la morte di Giuseppe Giarrizzo”, lo storico scomparso stamattina a Catania all’età di 88 anni. “La comunità scientifica internazionale – ha detto Licandro – perde un punto di riferimento della storiografia moderna, Catania perde uno dei suoi migliori intellettuali e indiscussi protagonisti della vita accademica, culturale e politica”.

LA NOTA DEL TEATRO STABILE. Il Teatro Stabile di Catania, in tutte le sue componenti,  esprime il più  vivo cordoglio per la scomparsa  dell’insigne storico Giuseppe Giarrizzo, che alla fine degli anni Novanta aveva  condotto l’ente con guida illuminata  in qualità  di presidente  del Consiglio di Amministrazione. Con lui la storiografia e il mondo culturale tutto perdono una mente lucida e acuminata, che ha saputo levare una voce alta e autorevole a presidio del sapere e della libertà  di pensiero.

Il giornalista Nino Milazzo, presidente dimissionario dello Stabile, evidenza la caratura dell’intellettuale e il suo impegno civile: “Desidero rendere omaggio alla memoria del professor Giuseppe Giarrizzo, figura fra le più alte della cultura e della società contemporanee, che egli ha servito con la sua qualificata opera di storico, con i suoi lucidi interventi di opinionista, con la sua attiva presenza di cittadino sensibile ai cambiamenti del nostro tempo. Da presidente dello Stabile di Catania, sia pure dimissionario, lo ricordo anche come mio illustre predecessore, un predecessore che ha dato al Teatro il contributo prezioso della sua intelligenza e della sua autorevolezza. Nel manifestare il sincero cordoglio per la perdita di un tale protagonista della vita pubblica, che mi ha onorato della sua amicizia, esprimo vicinanza ai figli Claudio, Dario, Guido e ai familiari tutti”.

“La scomparsa del chiarissimo professore Giuseppe Giarrizzo – sottolinea il vicepresidente dello Stabile Jacopo Torrisi –  priva la nostra città di un altissimo esempio di cultura storica e ricerca storiografica. In questo triste momento di cordoglio collettivo, il Teatro Stabile di Catania non può che rinnovare il grande sentimento di gratitudine per il lavoro di impareggiabile spessore intellettuale svolto dal professor Giarrizzo negli anni in cui ha presieduto il nostro Consiglio di Amministrazione. Ai figli Claudio, Dario, Guido, ed ai familiari tutti, vanno le condoglianze più sincere del teatro stabile di Catania, del suo Consiglio di Amministrazione e mio personale”.

Così rievoca la figura  del “preside” il direttore del TSC Giuseppe Dipasquale:  “Ricordo Giarrizzo come studente universitario, quando seguivo i suoi corsi illuminati e mai sterili di storia moderna, e come teatrante allorché divenne Presidente del nostro teatro. In quella occasione più volte ebbi modo di confrontarmi con lui su un terreno, quello del teatro, che pensavo fosse di maggiore mia pertinenza, e invece, parlando con lui, ti accorgevi che la sua conoscenza e curiosità su argomenti apparentemente lontani dai suoi studi specifici erano puntuali, acuti, spiazzanti. Giarrizzo è stato una figura di intellettuale e studioso fuori dal comune che farà purtroppo sentire la sua mancanza”.

LA NOTA DEL COMUNE DI GIARRE. Il sindaco Roberto Bonaccorsi, a nome di tutta l’amministrazione comunale giarrese, ha espresso cordoglio e vicinanza ai familiari per la scomparsa in data odierna del prof. Giuseppe Giarrizzo, storico ed Accademico dei Lincei, docente emerito e già preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Catania. Giarrizzo, lo scorso gennaio, era stato chiamato dalla Giunta Bonaccorsi a far parte del Comitato d’onore per le celebrazioni del Bicentenario della fondazione del Comune di Giarre (1815-2015). “A nome mio e di tutta la nostra città le più sentite condoglianze ai familiari per la scomparsa di Giuseppe Giarrizzo – queste le parole del primo cittadino Bonaccorsi – Un modello per tante generazioni di studiosi, storico ed intellettuale di fama internazionale, straordinario interprete della storia d’Italia e del Mezzogiorno. Giarrizzo aveva subito accettato di contribuire in prima persona alle celebrazioni del Bicentenario di Giarre, un momento di gioia che abbiamo condiviso e che oggi è per me, e per l’intera città di Giarre, ancora più significativo e prezioso. La nostra terra piange oggi un grande uomo ed uno dei suoi figli più illustri”.

LA NOTA DEL COMUNE DI MISTERBIANCO. “Oggi è venuto a mancare il professore Giuseppe Giarrizzo, illustre cittadino onorario di Misterbianco, studioso di fama internazionale e massimo esponente della cultura italiana contemporanea. Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Catania per oltre un trentennio, professore emerito di Storia moderna, accademico dei Lincei. Il prof. Giarrizzo è sempre stato vicino a Misterbianco, offrendo il suo prezioso contributo in numerose iniziative culturali e, ho deciso che, in sua memoria, una struttura pubblica della nostra città, porterà il suo nome. Oggi, piangiamo un carissimo amico affettuoso e generoso il cui ricordo resterà indelebile nei nostri cuori. Ciao indimenticabile preside”- queste le parole del sindaco Nino Di Guardo.

IL GAL ETNA. “Un Comune rurale della Sicilia etnea (Biancavilla 1810-1860) ​è il titolo dell’opera del prof. Giuseppe Giarrizzo. Parla della storia di Biancavilla e in particolare della sua pagina risorgimentale. Nelle settimane scorse, autorizzati da Giarrizzo e dalla Società di Storia Patria (che per prima curò la pubblicazione dell’opera nel 1963) il Comune di Biancavilla e il Gal Etna hanno curato la riedizione del volume con un importante e nuovo contributo della prof.ssa Lavinia Gazzè (allieva e assistente di Giarrizzo presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Catania). L’opera sarà presentata a Villa delle Favare nei prossimi giorni dal Gal Etna, dal Comune di Biancavilla e dalla prof.ssa Gazzè. Ovviamente esprimiamo la vicinanza alla famiglia e l’apprezzamento per quanto fatto da Giarrizzo, da parte del Sindaco nonché Presidente del Gal Etna, Pippo Glorioso, e dai responsabili del progetto (Ernesto Del Campo e Dino Laudani – Gal Etna)”.


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