CATANIA – “Alleati con tutti, tranne che non la Mafia”. Sono state queste le prime dichiarazioni a caldo di Mario Giarrusso, appena eletto a Palazzo Madama per il Movimento cinque stelle. Non chiamatelo però “senatore”: il titolo che ha scelto per sé è quello di “cittadino”. Parole espresse mentre le prime proiezioni conferivano già a Beppe Grillo numeri al di sopra delle più rosee aspettative. Percentuali che hanno permesso ai tanti attivisti, soprattutto trentenni, riuniti in festa nella sede via Ipogeo, a pochi metri dal la casa circondariale di piazza Lanza, di stappare un’intera cassa di prosecco. Il grido di vittoria è inequivocabile: “Boom!”. Lo hanno ripetuto più volte, in attesa dei risultati.
Più che legittimo ora, per i grillini catanesi, avanzare una speranza più che concreta sulla conquista di Palazzo degli Elefanti. Giarrusso è stato esplicito: “La vera vittoria sarà quando conquisteremo anche il Comune”. Individuata, dunque, già da ora la prossima tappa del M5S. Ipotesi supportata pure dai dati raccolti nella città di Catania. Col 31%, il movimento grillino è attualmente il primo partito del capoluogo etneo; a fronte di un primato che è anche su tutta la provincia, dove il comico genovese supera il 33% dei voti. Numeri che sola la vecchia Dc è riuscita a riscuotere sotto il vulcano.
Intanto però i grillini, compresi quelli catanesi, sono costretti a guardare con attenzione alle vicende nazionali. I dati ufficiali delle politiche hanno consegnato un quadro di sostanziale instabilità. Dove il movimento di Grillo non rappresenterà affatto l’ago della bilancia, semmai il punto attorno al quale si organizzeranno il Pd e il Pdl. Soprattutto al Senato. Difficile non ipotizzare future convergenze in nome dello spauracchio grillista. I temi in campo ci sono già tutti. Intervistato da LiveSiciliaCatania, il neo senatore Giarrusso, ha già lanciato il proclama: “La mia prima iniziativa sarà la norma sul sequestro dei patrimoni dei politici, l’estensione della legge La Torre anche ai signori onorevoli. Vediamo – ha aggiunto, quasi fosse una sfida al sistema- se la faranno passare”.
Il movimento di Grillo ha superato dunque gli esami di maturità delle politiche, dimostrando pure di essere una forza in grado di aggregare sui nuovi media, ma anche attraverso i canali della politica tradizionale. Come dimostra il pieno di gente avuto in piazza Università, durante il comizio del 30 Gennaio. Un movimento, dunque, che anche a Catania ha saputo dare prova di organizzazione, dinamicità e pianificazione: “Siamo andati ovunque -ha dichiarato Giarrusso- casa per casa, piazza per piazza, mercato per mercato, nel frattempo abbiamo lavorato sui social network. Questa – ha concluso il neo senatore- è stata una strategia vincente”.