M5S, Giusy Rannone: |“Basta decidere in stanze chiuse” - Live Sicilia

M5S, Giusy Rannone: |“Basta decidere in stanze chiuse”

La candidata sindaco aggiunge: “Nuovi posti di lavoro dall'ambiente”.

San Giovanni La Punta
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SAN GIOVANNI LA PUNTA – In linea con lo spirito del Movimento 5 stelle, Giusy Rannone si propone come vera candidata alternativa alla carica di sindaco della cittadina puntese. “Qui decidono in stanze chiuse, noi vogliamo trasparenza”. E sull’amministrazione uscente: “La Multiservizi vero strumento di governo”. E’ la gestione dell’ambiente a dominare la visione politica dell’attivista pentastellata, adesso candidata, “E’ l’unica politica in grado di avere un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini”.

“Si tratta di cose concrete – continua la geologa in mobilità – la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, ad esempio, potrebbe creare nuovi posti di lavoro”. Le tasse sui rifiuti diventano infatti “insostenibili per le famiglie, ma anche per le imprese e i commercianti”. “Gli esercizi commerciali chiudono al centro – commenta la candidata – il paese si è desertificato, bisogna intervenire su questo”. Una realtà che è in contrapposizione alle valutazioni che sono state fatte in passato: “Lo hanno fatto diventare un paese dormitorio – afferma Giusy Rannone – non c’e stata alcuna iniziativa sociale, commerciale, hanno considerato un incremento della popolazione spropositato, il risultato è tantissime abitazioni vuote e questo si ripercuote sulle tasse e sui servizi”.

Costi dell’energia che potrebbero essere abbattuti anche mettendo mano al c.d. patto dei sindaci. “Qui il piano d’azione per le energie rinnovabili è bloccato – dichiara la candidata – siamo stati noi da cittadini, senza nessun consigliere comunale a chiedere e a ottenere la delibera, prima facevano scaricabarile”. Il piano regolatore deve essere partecipato e tenere conto degli indirizzi generali: “deve essere fatta la valutazione ambientale strategica”, “anche sulla variante chiesta da “I Portali” – si chiede Giusy Rannone – mi devono spiegare che sviluppo porterà un teatro da cinquemila posti, quando il paese ha già un anfiteatro che viene utilizzato solo per gli spettacoli estivi spendendo cifre esorbitanti, non ci sono le basi – conclude – dobbiamo fare ritessitura del territorio. “Bisogna riattivare lo sport, una volta il paese era un punto di riferimento”.

La Multiservizi s.r.l. è stata “il vero strumento di governo”, “bandi cuciti addosso”, convenzioni che regolano la manutenzione programmata ma che nessuno controlla. “Il problema vero è che controllato e controllore coincidono – dichiara – ad esempio la convenzione per manutenzione del verde, che si aggira intorno ai trecentomila euro, non viene fatta a regola d’arte”. Molti dipendenti della partecipata adesso sono candidati. “Io confido nei cittadini – continua la candidata – questa è l’anomalia di questo tipo di politica, di fare candidati solo su base quantitativa e non qualitativa, sembra che si siano presi la cartina di San Giovanni La Punta e si sono divisi i territori geograficamente e a famiglie”. In quest’ottica si inserisce l’istituzione di sportelli informativi a disposizione dei cittadini: “sportelli per l’orientamento dei giovani, per i fondi europei, ma anche per gli anziani – commenta – che non devono chiedere il favore al politico per avere un’informazione”.


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