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Ma in teatro| i problemi sono altri

Gli abbonamenti crollano, ritardi nei pagamenti delle compagnie, accuse di nepotismo. Viaggio nel Teatro che fu di Buttafuoco.

Sotto accusa la gestione Dipasquale
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CATANIA – Buttafuoco lascia lo Stabile, ma intorno al teatro le polemiche sono ben lungi dallo spegnersi; e soprattutto non riguardano lui, o quantomeno non solo. Sotto accusa, da mesi, è la direzione di Giuseppe Dipasquale, succeduto a Lamberto Puggelli pochi mesi dopo il cambio di presidenza Baudo-Buttafuoco.

Proveniente dalla direzione del Teatro di Racalmuto, Dipasquale -grande amico e collaboratore di Andrea Camilleri, con il quale ha firmato diverse riduzioni teatrali- è sotto accusa ormai da più di tre anni per un crollo inarrestabile degli abbonamenti (per la stagione 2012/2013 sono solo 3.606 rispetto ai 4.340 della stagione precedente, ed è solo la conferma del trend degli ultimi anni), per estemporanei cambi di programma nel cartellone -motivo per cui gli spettatori che comprano un abbonamento si trovano spesso a dover rinunciare a una o più messe in scena, rimpiazzate da spettacoli di minor prestigio- e per i ritardi nei pagamenti delle compagnie e delle maestranze. A proposito di quest’ultimo problema, rimane memorabile una lite a mezzo stampa con l’attore Pino Caruso, in tournéè con “Il berretto a sonagli” nella stagione 2010/2011, senza percepire nemmeno il rimborso spese fino a tournéè conclusa. In più, il direttore è accusato di una gestione del teatro che indulge al nepotismo. Motivo del contendere? Il fatto che lo stesso regista firmi almeno due spettacoli a stagione, e che  la moglie, l’attrice Valeria Contadino, figuri anche lei, ogni anno, in una o due produzioni del Teatro Stabile  e anche negli spettacoli che vengono scelti per le tournée.

Riguardo a quest’ultimo problema, nella stagione 2011/2012 la signora Contadino ha recitato in “La Mennulara” e “La Governante”, entrambe prodotte dal teatro diretto dal marito. In estate, l’attrice è andata in scena in agosto con “Agata tra cielo e terra”, produzione anche questa del Teatro Stabile di Catania, che, come ha testimoniato il sito Sudpress pubblicando i resoconti SIAE,  ha collezionato  78 spettatori paganti e 40 omaggi su una capienza di 500 persone.

Nella prossima stagione la Contadino sarà in scena per l’apertura della stagione con “Sogno di una notte di mezza estate” per la regia di Fabio Grossi (sempre produzione Teatro Stabile) e poi sarà in tournée  per tre mesi con “La governante” (produzione dello stesso teatro) che toccherà Brescia, Napoli, Genova, Rimini, Firenze, Vignola e Roma, solo per limitarci alle città i cui teatri hanno già pubblicato la stagione.

Come se non bastasse, lo spettacolo “Da giovedì a giovedì”, per la produzione del teatro Istrione, con la Contadino sempre protagonista, farà parte, in marzo, della stagione dei “Teatri di cintura” (Enna e Trecastagni) dello Stabile di Catania;  il regista, Paolo Merlini, è l’aiuto di Dipasquale allo Stabile, il fotografo di scena è lo stesso dello Stabile, il costumista idem.

Lo stesso Dipasquale firmerà pure, dal 29 novembre al 9 dicembre, la regia de “La Traviata” al Teatro Massimo Bellini di Catania, pur in presenza di un contratto che lo lega in esclusiva al Teatro Stabile  e che già due anni fa gli ha impedito -nonostante innumerevoli tentativi- di curare una regia all’Istituto nazionale del dramma antico di Siracusa.

 


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