Che fatica spiegare la Buttanissima | nella botola del luogo comune - Live Sicilia

Che fatica spiegare la Buttanissima | nella botola del luogo comune

Pietrangelo Buttafuoco, con la copertina di Buttanissima Sicilia

Siccome il bue si riconosce dalle corna e l’uomo, invece, dalla parola, non sapendo muggire, dico la mia su me stesso: non mi candido. E però, certo: faccio politica. Con i miei articoli. E con i miei libri, per Bompiani. Ma per i siciliani è sempre una fatica spiegarsi. (dal Fatto Quotidiano).

Siccome il bue si riconosce dalle corna e l’uomo, invece, dalla parola, non sapendo muggire vorrei dire la mia su me stesso. Leggo sul Venerdì di Repubblica, in un servizio ghiotto di Enrico Deaglio (“Ma che ci fa il dottor Luttwak in Sicilia?”), una descrizione di me a dir poco caricaturale: “Ora è il turno di un popolare giornalista e scrittore catanese, Pietrangelo Buttafuoco, ‘camerata’ convertitosi all’islam sciita, per cui fa il tifo nientemeno che il capo della fascio-lega Matteo Salvini. Si fa il suo nome come personaggio di rottura, a nome della destra isolana in cerca di figure forti”.

E’ una minuzia, ovviamente, ma siccome in quel dettaglio c’è la mia vita la vorrei spiegare, la questione, per spiegarla a me stesso. Per Deaglio, infatti, sono un personaggio “strano” – emerso in Sicilia “nel calo e nel discredito che avvolge gli uomini della ‘legalità’ e ‘dell’antimafia’” – e, se ho ben capito, tanto cala la legalità quanto, nel contrappeso, sale la mia popolarità. Deaglio, insomma, mette insieme mezze verità a disgusti suoi, tipici del regime culturale e – col metodo antico degli inquisitori – mira a un solo risultato: delegittimarmi.

E’ fascista, è musulmano – per giunta sciita – piace a Salvini. I lettori del Venerdì saranno indietreggiati dallo spavento, ma in quella comoda botola del luogo comune di Deaglio non mi ci riconosco. La sua autorevolezza non può che conclamarlo ma io che mi vedo precipitare nel parco zoo del pittoresco dove, sempre di più, sprofonda la Sicilia, gli faccio marameo perché se il fascismo è quella cosa che ha in testa Deaglio, accidenti, dovrà strapparlo dalla carne di tanti ex ragazzi che con Pippo Tricoli e con Guido Virzì – raccogliendo la bandiera di Paolo – giusto in Sicilia hanno saputo dire “Meglio un giorno da Borsellino che cento da Ciancimino”.

Piaccio a Salvini, certo, ma a differenza di Beppe Grillo – che se ne sta rintanato nella trazzera di Caltavuturo pregustando di mettere la bandierina su quella fogna cui s’è ridotta la Regione siciliana – Salvini è l’unico leader nazionale che condivide la battaglia di Buttanissima Sicilia contro l’Autonomia e lo Statuto speciale. Lo fa al punto di contraddire il suo marchio di leghista e se, infine, l’islam nella prosa di Deaglio è indice di “stranezza”, suvvia: non c’è più mondo. Forse che il commendator Deaglio arriva buon ultimo dopo Giorgina Meloni, leader di Fratelli d’Italia, e anche lui mette l’allerta contro di me solo perché dico Voscenza benedica nella versione originale, ovvero Salam Wa Aleikom?

La Meloni deve mettere a frutto la sua botteguccia e non esita ad accostare me alla peggiore peste terroristica. Mi scatena contro la canea a uso di mercato elettorale. E c’è un’infamia in questo additarmi tra i fanatici o nel pittoresco – tutto fa brodo nella pentola delle Meloni e dei Deaglio – lo so bene perché già mia sorella me lo dice: “Basta con questa cosa del musulmano, basta con queste tue polemiche sulla Sicilia… non lo vedi quello che ti scrivono, quello che ti dicono…”.

Non sapendo muggire, dico la mia su me stesso: non mi candido. E però, certo: faccio politica. Con i miei articoli. E con i miei libri, per Bompiani. Per i siciliani è sempre una fatica spiegarsi. Eva Riccobono questa sfacchinata d’identità me la spiegò così: “A me piacerebbe interpretare Santa Rosalia ma nessuno mi vuole dare quel ruolo. Hai voglia a spiegare che la Santuzza era alta, bionda, magra, con gli occhi azzurri e senza minne. Proprio come me. Invece niente. Ma è colpa mia se i registi sono ignoranti?”.

Hai voglia a raccontare l’Islam, la Sicilia. Proprio per come si deve: con Buttanissima e il Saracino. Invece niente. Sempre viva la Santuzza.

 


Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI