Ma, mio figlio: è un marziano? - Live Sicilia

Ma, mio figlio: è un marziano?

Dopo quello vorticoso e stancante, il lato - anzi i quattro lati -  divertenti e poetici dell’essere mamma. E un interrogativo.

Nostalgia di Platone
D’estate, in macchina, tornando dal mare.
«Mamma, io sono bello?»
«si»
«tutti lo dicono…»
«perché è vero!»
«e perché non piaccio ad Alice?»
«Per piacere non basta la bellezza, è importante anche il carattere, la simpatia, il modo di fare…»
«e io non sono simpatico?»
«Si. Ma quello che è simpatico per alcuni non lo è per altri»
«non c’è una bellezza e una simpatia, che se uno ce l’ha, è bello e simpatico sempre? e per tutti?»
«no»
«dovrebbe esserci, invece. Sei sicura che non c’è?»
«…. non c’è certezza, in queste cose …»
«peccato!»

Strategie retoriche
Autunno, un occhio al libro di epica e uno al divano.
«Mamma, siccome sono metereopatico…..lo sai che significa metereopatico?»
Mentendo: «no, che significa?»
«Significa che, quando arriva l’autunno, le giornate si accorciano e c’è meno sole, ci sono persone che ne risentono: è una specie di malattia. Succede che ci si stanca facilmente, io infatti ho sempre sonno, vorrei sempre dormire.….quindi se per favore mi fai la parafrasi del Cid, così io mi riposo….Lo sai cos’è il Cid Campeador?»
stavolta non mi freghi… «Si, certo, lo so cos’è il Cid Campeador. Sono stata professoressa di Italiano»
«Brava. Così ti sbrighi subito a fare la parafrasi.»

A ognuno il suo….
All Seasons, casa-laguna.
«Non capisco perché quando ti fai la doccia tu, si crea un pantano! Devo prendere il secchio, lo straccio e pulire tutto! Ogni volta!»
«Mamma, te lo spiego subito. Quando il bagno si riempie di vapore, è bellissimo: io mi metto seduto sul pavimento, appoggio la schiena alle piastrelle, mi faccio scorrere l’acqua calda sulla testa. E penso»
«a cosa pensi?»
«questi, se non ti dispiace, sono fatti miei»

De gustibus
Inverno, lungomare di Mondello battuto dal vento e dalla pioggia, ore 18.30, finita la lezione di calcio (in macchina, of course)
«Mamma, fermati là, voglio il gelato»
«Sei sicuro? Il gelato? C’è freddo, vento, e sei tutto bagnato e sudato. E fra poco è ora di cena»
«sono sicuro»
«non è meglio una banana?
«no»
«biscotti?»
«no»
«allora tieni i soldi e vai a comprartelo, io di certo non scendo»
Il bar è una luce gialla nella pioggia, il marziano è in tenuta calcistica e k-way di due taglie più grandi, e ha un momento di lucidità:
«….non è che sembro pazzo?»
«ognuno hai suoi gusti»
«ben detto!»
E si perde nella pioggia. Per il gusto di un gelato fuori stagione.


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