PALERMO – Attenzione a lasciare la macchina in doppia fila, si rischia l’incriminazione per violenza privata. Il giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello ha ordinato l’imputazione coatta per Francesco D’Amico. È stato quest’ultimo a parcheggiare, nel 2012 la macchina in doppia fila in via Leonardo da Vinci per andare dal barbiere.
Il giudice ha richiamato una sentenza della Cassazione secondo la quale, “il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e azione”. Compreso, dunque, il malcostume del parcheggio selvaggio.
In effetti con la sua vettura aveva impedito a una signora di uscire dal parcheggio. Un parcheggio, ad onor del vero, anch’esso fuorilegge visto che la donna sostava in una zona di divieto. L’uomo avrebbe pure minacciato di colpirla con un bastone qualora avesse continuato a protestare. Per tutto ciò, secondo il giudice, merita il processo ed entro dieci giorni il pm, nonostante avesse chiesto l’archiviazione, dovrà formulare il capo di imputazione.