Mafia a Catania, Russo dice no: “Io non sono il boss”

Mafia a Catania, Russo ‘dice no’: “Io non sono il boss”

Processo Ombra, l'intervento in videoconferenza
RITO ABBREVIATO
di
2 min di lettura

CATANIA – Ha preso la parola in videoconferenza e ha negato tutto. Francesco Russo, presunto boss mafioso arrestato nel cosiddetto blitz “Ombra”, ha negato di essere l’ultimo dei capi conosciuti del clan Santapaola-Ercolano.

Ha respinto pure l’accusa di essere un “uomo d’onore riservato”, sulla scia di colui che è ritenuto il suo predecessore. È ritenuto potente, tanto che la sua apparente invisibilità ha dato il nome all’operazione Ombra, con cui la squadra mobile lo ha arrestato l’anno scorso.

Russo ha risposto alle domande del sostituto procuratore Raffaellea Vinciguerra. Ha risposto alla pm e ai suoi legali, gli avvocati Salvo Pace e Giuseppe Rapisarda. Lo ha fatto per negare ogni coinvolgimento, al processo che si celebra con rito abbreviato dinanzi al Gup Maria Ivana Cardillo.

L’accusa formulata dalla Dda

Russo, secondo la tesi della Procura, sarebbe subentrato a Francesco Maria Tancredi Napoli, suo vecchio amico, nei ranghi di boss. Solo che se Napoli era ritenuto un boss appartenente a un certa elitè mafiosa – tanto che quando finì in carcere l’operazione fu battezzata “Sangue blu” – Russo non vanta parentele “illustri”. E lui ha negato di aver mai comandato.

Sta di fatto che si trova in carcere con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso con l’aggravante di essere stato il capo e promotore. E per questa ragione il giovane presunto boss è stato anche posto al 41 bis: gli è stata imposta la misura dell’ordinamento penitenziario che isola, di fatto, i capimafia dagli altri detenuti e dall’esterno – salvo poche eccezioni – al fine di evitare che possano mandare messaggi all’esterno. È stato anche trasferito fuori dalla Sicilia.

La requisitoria del pm

Il processo a carico di Russo di fatto si è concluso, dopo l’esame dell’imputato. E il 17 settembre la parola passerà al pm per la requisitoria, poi arringhe degli avvocati e alla fine verrà fuori la sentenza di primo grado. Il tutto – è la previsione – entro il prossimo autunno.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI