Nubifragi sulla Sicilia | "Ho avuto paura di morire" - Live Sicilia

Nubifragi sulla Sicilia | “Ho avuto paura di morire”

La situazione del maltempo a Lentini

Nel Siracusano è esondato il fiume. Gente sui tetti. FOTO. VIDEO. Musumeci: "Seguiamo l'evoluzione".

PALERMO – “Stiamo seguendo costantemente, attraverso la Protezione civile regionale che si è subito attivata, l’evoluzione della situazione nelle province di Enna, Catania e Siracusa”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.  Il maltempo si è abbattuto, già a partire dalla scorsa notte, sulla Sicilia, in particolare sull’area sud-orientale dell’Isola, come da previsioni della Protezione civile di ieri sera. “Proprio stamane – prosegue Musumeci – ne abbiamo discusso durante la riunione della Giunta regionale. Non appena saremo in possesso delle relazioni conclusive, predisporremo ogni intervento finalizzato alla richiesta, al governo centrale, della dichiarazione dello stato di emergenza. Nel frattempo, voglio esprimere la vicinanza e la solidarietà del governo regionale alle popolazioni che stanno vivendo una condizione di eccezionale disagio”.

Mentre a Catania, per via degli allagamenti, molte strade sono state chiuse e la circolazione è in difficoltà, ancora più grave è la situazione nel Siracusano, dove la gente è stata costretta a cercare riparo sui tetti fino ai soccorsi con gli elicotteri.

Aggiornamenti

Personale del secondo Nucleo Aereo della guardia costiera di Catania è intervenuto per prestare soccorso nella zona di Lentini colpita da un violento nubifragio. L’equipaggio dell’elicottero AW139, allertato dalla Protezione Civile Nazionale, tramite la sala operativa del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha compiuto due interventi di soccorso salvando cinque persone, recuperate con l’uso del verricello. Nel primo caso è stata salvata una persona, nel secondo altre 4 persone. Tutte e cinque sono in buone condizioni di salute.

Sono state riaperte al traffico tre strade Statali che erano state chiuse perché allagate a causa del maltempo. Sono la 192, della Valle del Dittaino, la 417, Catania-Gela, e la 288, di Aidone (Enna). Lo rende noto l’Anas sottolineano che permangono rallentamenti. Resta ancora chiusa la strada statale 124 Siracusana, a Siracusa, per allagamento al km 114,200.

Le zone più colpite dal nubifragio che si è abbattuto sulla Sicilia orientale sono quelle tra Lentini e Francofonte con diverse aree interpoderali sommerse dall’acqua. La sala operativa della Protezione civile regionale sta coordinando gli interventi che hanno messo in ginocchio parte delle province di Catania, Siracusa e Ragusa. “Ci sono diverse strade bloccate e numerose zone ancora allagate – dice Calogero Foti, capo dalla Protezione civile regionale – Per fortuna è spuntato il sole e le squadre di soccorso sono agevolate negli interventi. Lentamente la situazione sta tornando alla normalità. Per la quantificazione dei danni ci sono i nostri uomini in zona che stanno facendo i sopralluoghi. Non ci risultano feriti e alcune persone sui tetti hanno rifiutato il soccorso con l’elicottero. La situazione è sotto controllo”. Ampi tratti della strada statale 114 in direzione della Costa Saracena a Carlentini sono allagati a causa dello straripamento del torrente. Molte auto sono rimaste bloccate sulla statale 194 nel ragusano. Nel siracusano a causa dell’esondazione del fiume Anapo sono state chiuse la strada Taverna-Belfronte e la Case Bianche. Diversi danni alle strade provinciali già malconce come la strada provinciale 10 a Ferla e la strada provinciale 5 e la 71 a Buccheri. Allagamenti nelle strade provinciali attorno a Cassaro nella provinciale 7, 10, 40 e 45. Alcune di queste strade sono ostruite dalle frane. Problemi anche nel porto Grande di Siracusa: un’onda provocata dallo sversamento d’acqua dal Ciane e dall’Anapo ha portato in rada tronchi d’alberi e piante che stanno creando disagi ai diportisti e alle navi.

“Stiamo lavorando ad una stima dei danni dopo l’eccezionale ondata di maltempo di ieri e dalle prime segnalazioni arrivate dei nostri associati la situazione risulta essere particolarmente grave nella zona di Vizzini, Francofonte, Scordia e Ramacca”. Lo afferma il presidente di Confagricoltura Catania Giovanni Selvaggi. “In alcune zone – aggiunge – è andata distrutta l’intera produzione di olive e arance, ma quel che più preoccupa sono i danni strutturali subiti dalle piante. Nei prossimi giorni avremo un quadro chiaro dei danni, ma sin da ora possiamo affermare che ci sono gli estremi per chiedere lo stato di calamità straordinaria, e concreti aiuti fiscali con un rinvio dei pagamenti di contributi e cartelle”. “Ci auguriamo – sottolinea Selvaggi – che le istituzioni accolgano le richieste di un settore che si trova a far i conti con una emergenza che se non affrontata in modo tempestivo, aiutando le aziende colpite, può causare contraccolpi gravissimi all’economia e all’occupazione”.

‘A causa dei forti temporali che si sono abbattuti nella parte orientale dell’isola, alcuni tratti di strade statali sono provvisoriamente chiusi al traffico. In particolare, per allagamento del piano viabile, sono chiuse le strade statali 114 dir “Della Costa Saracena” tra il km 10 e 11, a Carlentini (SR), e la 192 “Della Valle del Dittaino” dal km 8 al km 43, tra Enna e Castel di Judica (CT). Chiusa per fango e detriti in carreggiata la strada statale 288 “Di Aidone”, dal km 2 al km 10, a Ramacca (CT). La strada statale 417 “Di Caltagirone” è chiusa dal km 54 al km 59 a Lentini per esondazione del torrente Gornalunga. Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800 841 148′. Si legge in una nota dell’ANAS.

#Maltempo #Sicilia #19ott 11:30, 140 interventi effettuati dai #vigilidelfuoco nelle province di #Catania e #Siracusa. Interventi in corso a Militello, Scordia e Ramacca (CT), a Floridia e Lentini (SR) in atto salvataggi con l’elicottero #dragovf per lo straripamento di torrenti. E’ quanto scrivono su Twitter i vigili del fuoco. (ANSA).

Siracusa

“L’acqua è arrivata all’improvviso, la nostra auto si è schianta contro il guardrail e abbiamo avuto paura di morire, io sono uscito dal finestrino e poi sono arrivati i carabinieri a soccorrerci. Stiamo bene. C’erano altre auto ferme, tutti sono in salvo”. È il racconto di uno dei tre occupanti della vettura dell’incidente avvenuto sull’ex Statale 194, in territorio di Lentini, allagata dall’esondazione del fiume San Leonardo, ha raccontato la disavventura avuta ai familiari, che vivono nel Catanese. Un pensionato si è salvato da solo: è uscito dal finestrino della sua auto e ‘nuotando’ è riuscito a raggiungere un posto sicuro.

Il violento nubifragio che la notte scorsa si è abbattuto nella Sicilia orientale ha creato gravi allagamenti nel Siracusano, ai confini con la provincia di Catania. I territori maggiormente colpiti quelli di Francofonte, Lentini e la zona di Sigonella.

In alcune aziende agricole e in case di campagna ci sono persone sui tetti. Alcune sono state già soccorse da due elicotteri dei vigili del fuoco e da uno della marina militare. Un quarto velivolo dei pompieri è in arrivo dalla Campania. In contrada Trigona una persona è stata soccorsa e salvata dall’equipaggio dei vigili del fuoco che l’ha imbragata e sollevata col verricello. In contrada Cuccumella un’azienda agricola ha chiesto soccorso per il personale e il bestiame per l’acqua alta. Ci sono state persone che, sebbene sui tetti di case di campagna, hanno invece rifiutato il salvataggio, preferendo attendere il soccorso da terra.

Catania

Un violento nubifragio si è abbattuto la notte scorsa sul Catanese trasformando diverse strade in ‘fiumi’ la cui ‘corrente’ ha danneggiato, spostandole, diverse auto. Soccorsi sono stati prestati da squadre dei vigili del fuoco inviate da Catania e da Palermo sul posto sono stati inviati anche i sommozzatori dei pompieri. I centri maggiormente colpiti sono Ramacca, Palagonia, Scordia, dove si sono registrati allagamenti di case e negozi.

Anche un camion dei vigili del fuoco di Catania è stato travolto dalla violenza delle acque che hanno invaso le strade di comunicazioni nel Catanese per il violento nubifragio che ha colpito la zona della Piana. I quattro componenti della squadra sono rimasti bloccati per oltre tre ore dall’acqua alta circa un metro e mezzo vicino il parco archeologico di Palikè, in territorio di Mineo, e sono stati soccorsi da poco da altri colleghi. La squadra, provata, non ha voluto fare rientro, ma ha proseguito nel servizio di assistenza.

Personale dell’Anas ha disposto la chiusura temporanea di diverse strade, come un tratto della SS417, Catania-Gela, in territorio di Mineo, la statale 385 di Palagonia, e la SS280, Catania-Enna. Secondo quanto riferito dalla sala operativa della Protezione civile regionale, che ha inviato personale nelle zone colpite dal nubifragio, non ci sono feriti.

Caltanissetta ed Enna

Tra i centri maggiormente colpiti anche alcune città dell’Ennese e del Nisseno, al confine con la provincia di Catania. Tra questi Agira (Enna), che è rimasta parzialmente isolata.

Ragusa

I gravi danni procurati dal nubifragio, il secondo in pochissimi giorni, che ha colpito la Sicilia orientale e, in particolare il Ragusano hanno indotto il presidente dei deputati questori all’Ars, Giorgio Assenza, a chiedere urgentemente il riconoscimento della stato di calamità naturale. “Agricoltura, ovvero una fra le principali fonti di reddito di tutto il Ragusano, praticamente in ginocchio dopo il secondo dei due nubifragi che hanno procurato danni ingentissimi a distanza di pochissimi giorni l’uno dall’altro – specifica Assenza. – E, da Modica a Scicli, da Pozzallo a Ispica, quest’ultimo cataclisma naturale condensatosi in partenza dalla zona di Rosolini, ha attaccato strutture e proprietà private ma anche infrastrutture pubbliche a partire dalla rete viaria. La politica deve intervenire e so che lo farà fattivamente”.


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