PALERMO – Il governatore Rosario Crocetta sarà chiamato a riferire in Parlamento sulla vicenda delle nomine di manager della sanità pubblica. L’Ars dedicherà un apposita seduta parlamentare alla questione dopo che l’ufficio legale e legislativo di Palazzo d’Orleans, interpellato dal governo, ha espresso dubbi sulle procedure della commissione tecnica che si è occupata di selezionare i curricula. I dubbi dei legali della Regione confermano le perplessità manifestate dalla commissione Sanità dell’Ars, presieduta da Pippo Digiacomo (Pd), durante le audizioni dell’assessore alla Salute Lucia Borsellino. I criteri adottati, secondo la commissione dell’Ars, avrebbero privilegiato chi già in passato ha ricoperto il ruolo di dirigente generale e in alcuni casi si é macchiato di una gestione antieconomica.
La richiesta della convocazione del governo è stata avanzata durante la riunione dei capigruppo da Santi Formica (Lista Musumeci). “Su questa vicenda – attacca Formica – Crocetta si è dimostrato identico a Lombardo. O forse è persino andato oltre. E’ stata una delibera di giunta, infatti, a prevedere la costituzione di quella commissione, composta da persone di altissima professionalità. E l’obiettivo era quello di garantire trasparenza ed efficienza. Ma dopo qualche mese, si scopre che il presidente ha cambiato idea, come ha fatto tante volte già in questi mesi. Insomma, dopo mesi di lavoro il governatore ha detto ‘abbiamo scherzato’. Ma mi chiedo adesso, i commissari verranno pagati ugualmente. E siamo certi che alla fine di questa vicenda, qualcuno tra gli interessati non chiederà un approfondimento nelle sedi opportune? Il parere dell’ufficio legale? Si tratta di un ufficio della Regione…”.
Molto critico anche Dino Fiorenza: “Sulle nomine dei dirigenti generali della sanità – ha detto – il presidente Crocetta ha di fatto utilizzato, un metodo vecchio quanto il cucco, bypassa cioè – grazie ad un parere dell’Ufficio Legale – le indicazioni date dalla Commissione tecnica che sulle scelte dei DG aveva fissato criteri precisi di professionalità. Non ci scandalizza – prosegue Fiorenza- il fatto che il Presidente della Regione decida di usare il criterio dello spoil system per i dirigenti della sanita’ – lo hanno fatto in passato tutti i suoi predecessori- anche se con questa decisione si mortificano le professionalita’ dei dirigenti stessi. Evidenziamo piuttosto il fatto che il metodo Rivoluzione Crocetta, tanto sbandierato in nome del nuovo, in realtà non esiste poiché non è altro che un prolifico nominificio. Il risultato dell’equazione lo lascio ai siciliani”.