Manager della Sanità, Russo: | "Molti dubbi, forse serve un'indagine..." - Live Sicilia

Manager della Sanità, Russo: | “Molti dubbi, forse serve un’indagine…”

L'ex assessore alla Salute, adesso magistrato a Napoli, commenta: "Da privato cittadino sono rimasto stupito da quanto ho letto sui giornali. Credo che la materia possa meritare un'indagine delle Autorità".

L'ex assessore
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PALERMO – Il governatore parla di “polemiche pretestuose”. Ma l’ex assessore alla Sanità Russo, contattato da Live Sicilia, rilancia: “Da cittadino ho molti dubbi: credo che nella vicenda esistano elementi che meritino un approfondimento della magistratura”. Non cala la tensione sul tema caldo, caldissimo dei manager della Sanità. Una storia di commissioni e giudizi, pareri e “passi indietro” che sta spargendo veleni e dubbi. E sullo sfondo, il silenzio dell’assessore competente. Già, Lucia Borsellino, al momento, non parla. A prendersi la scena è il presidente Crocetta che anche oggi ribadisce: “Polemiche inutili e pretestuose di una opposizione che si oppone al cambiamento”.

Il cambiamento, a dire il vero, ha anche un nome un cognome. La “cesura” col passato, tanto invocata da alcuni alleati di Crocetta e dallo stesso governatore, va letta come una rottura con la gestione del settore della Sanità firmata Massimo Russo (e Raffaele Lombardo). Oggi, l’ex assessore è a Napoli. È tornato a fare il magistrato. “Sto lavorando” risponde infatti gentilmente, dedicandoci pochi minuti.

“Io posso dire cosa ne penso da privato cittadino”. Ed è già qualcosa. Perché anche l’opinione del “cittadino Russo” è pur sempre quella di chi ha governato la Sanità siciliana negli ultimi cinque anni, tra polemiche e contraddizioni, luci e ombre. “Da cittadino – dice Russo – e da utente della Sanità siciliana, stando agli articoli di stampa, unica mia fonte di informazione, non posso negare di essere stupito da alcuni passaggi riguardanti questa vicenda”. I passaggi in questione, per intenderci, sono quelli riguardanti la creazione della commissione di valutazione, aderente ai dettami del decreto Balduzzi, poi “delegittimata” da un parere dell’Ufficio legislativo e legale della Regione. “Sono molto sorpreso – insiste Russo – e credo, anzi, che da questi fatti possa emergere materia degna di una indagine, di un approfondimento dell’autorità giudiziaria”. Russo si ferma qui. Il suo ruolo non gli consente di andare oltre. Ma le parole del magistrato arrivano come benzina su un fuoco di polemiche.


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