Privati convenzionati, "l'accordo c'è". Ma il Cimest smentisce tutto

Privati convenzionati, “l’accordo c’è”. Ma il Cimest smentisce tutto

La nota della Regione e la risposta dei rappresentanti delle aziende
SANITà
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PALERMO – “Definito l’accordo tra Regione siciliana e privati convenzionati per distribuire le risorse, a valere sul 2024 – si legge in una nota -, e contribuire a potenziare l’offerta delle prestazioni ambulatoriali per ridurre le liste d’attesa”. Prima l’annuncio della Regione, poi la replica del Cimest, il caso è stato al centro di un approfondimento di LiveSicilia. Ecco i particolari.

Il comunicato della Regione

“L’intesa è stata sottoscritta – recita il comunicato – nel corso di un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica con i dirigenti dell’assessorato della Salute e le organizzazioni sindacali rappresentative del settore”.

“L’accordo prevede una somma complessiva di 310 milioni di euro – si legge ancora -, da distribuire alle varie branche (dai laboratori di analisi alla fisiokinesiterapia, dalla cardiologia alla radiodiagnostica ed alle altre branche) e per provincia, con un aumento di ben 12 milioni di euro rispetto allo scorso anno. In aggiunta sono stati definiti i fabbisogni specifici di radioterapia (35 milioni) e nefrologia (102 milioni)”.

Conclude la nota: “Alle singole strutture è destinato un budget per il 2024 pari al 90 per cento della produzione media 2022/2023; il 10 per cento residuo sarà assegnato dalle Asp in misura proporzionale al fabbisogno provinciale, sulla base di criteri che verranno definiti dall’assessorato regionale della Salute”.

La smentita del Cimest

Siamo purtroppo costretti a smentire – scrive il Cimest – il comunicato stampa dell’Assessorato che dichiara che abbiamo raggiunto una intesa. Purtroppo abbiamo appreso da informazioni di vari redattori che questo verbale è stato loro mandato per confermare le tesi assessoriali. Dispiace apprendere che tutti hanno il verbale tranne coloro che lo hanno sottoscritto”. 

Il sindacato precisa che non è stato possibile “valutare se nel verbale sono inserite le dichiarazioni del Dr. Garbo (CIMEST) che, in presenza di 60 convocati, che chiamiamo a testimoni, ha dichiarato: “ci riserviamo di valutare i numeri in quanto non ci convincono, considerato che essi sono stati dati nel corso della riunione”.

L’approfondimento sul caso curato da LiveSicilia


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