"Mancano le risorse" - Live Sicilia

“Mancano le risorse”

L'intervista a Raoul Russo
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Il sociale, a Palermo, è in difficoltà. Le ristrettezze di cassa hanno lasciato senza un euro disabili psichici, anziani e pluriminorati che sembrano dimenticati dall’amministrazione comunale. L’assessore alle Attività sociali, Raoul Russo, non nasconde le difficoltà e l’amarezza del proprio compito pur ribadendo che, malgrado le criticità, il sociale in città funziona a parte qualche caso isolato.

Assessore Russo, partiamo dagli anziani per i quali in bilancio non c’è nemmeno un soldo. Ci sono delle soluzioni al problema?

«Il Piano economico di gestione, che la giunta approverà in questi giorni, si limita a tradurre in capitoli e numeri specifici le decisioni del consiglio comunale. Se non sono stati stanziati i fondi in bilancio, purtroppo, sarà complicato trovare i soldi. Sebbene sia un intervento fondamentale ed essenziale, non rientra fra gli obblighi di legge. Il comune ha una la spesa ridotta all’osso, può autorizzare solo le spese obbligatorie per legge come l’elettorato, l’anagrafe, l’ambiente e gli stipendi. Non la cultura e nemmeno il sociale, anche perché gran parte dei fondi vanno alle municipalizzate».

E per quanto riguarda gli arretrati che le strutture ancora aspettano?

«Per il periodo che va da settembre del 2010 ad oggi non possiamo fare nulla, ne ho già parlato con i miei dirigenti e funzionari. Per i crediti pregressi, le strutture hanno fatto dei decreti ingiuntivi anche perché il consiglio comunale non ha approvato i debiti fuori bilancio del passato. Ad oggi, però, la Corte dei Conti ci impone di non fare altri debiti e quindi è impossibile pagare. E questo vale anche per le cooperative che si occupano dei disabili psichici».

Per loro però il consiglio ha stanziato 700.000 euro…

«Infatti faremo un bando per stipulare le nuove convenzioni. Nella riforma sanitaria che si sta discutendo a Roma c’è l’intenzione di affidare i disabili psichici alle strutture sanitarie più che ai comuni, come peraltro mi sembra logico. Ad oggi non abbiamo le risorse».

Passiamo ai pluriminorati. Per loro troverete qualcosa?

«Chiederò di recuperare le somme ma dipende dalla Ragioneria generale. Ho chiesto più volte, in bilancio, di rimpinguare le somme ma la Ragioneria mi chiedeva di attenermi ai livelli degli anni scorsi. Comunque ho chiesto di più e in parte sono stato ascoltato».

Quanto è in sofferenza il sociale a Palermo?

«Sicuramente c’è un problema di risorse, dovuto anche al fatto che solo per anziani e disabili psichici servono cinque milioni l’anno e non sono pochi per un bilancio come il nostro. Comunque, a parte questi casi-limite, in città ci sono altre strutture che operano regolarmente fornendo servizi essenziali. Ci sono otto centri socio-educativi per pluriminorati tutt’ora aperti e che costano meno di quello di via Molara, ci sono 30 centri per i minori tutelati dalla legge 285, spendiamo 14 milioni l’anno per le comunità alloggio e tanto altro. Faremo di tutto per reperire le somme, partecipando anche a bandi europei, ma non è semplice e questo mi amareggia enormemente».

Come si è arrivati a questo punto?

«Ovviamente a causa dei tagli ma anche per delle scelte compiute nel passato. Quando si è deciso, per esempio, di aiutare i soggetti svantaggiati integrandoli nel mondo del lavoro tramite le società partecipate. Questa scelta ha comportato una spesa considerevole, è anche quello un intervento sociale in senso lato».


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