CATANIA – Nota stampa del Sindaco di Adrano Fabio Mancuso a proposito delle motivazioni della Cassazione sul processo a carico dell’ex Governatore Raffaele Lombardo scagionato da ogni accusa di mafia.
“Le motivazioni della Cassazione in merito all’assoluzione definitiva del Presidente Raffaele Lombardo di concorso esterno all’associazione mafiosa restituiscono all’uomo – dice – il giusto riconoscimento di rettitudine e profondo senso delle Istituzioni che, d’altronde, ha sempre caratterizzato la sua vita umana e sociale. Infatti le motivazioni silenziano definitivamente ogni illazione sostenendo come la Procura abbia trascurato “la grammatica della valutazione della prova indiziaria per cui le prove debbono essere consistenti ed avere capacità dimostrativa”. Come dire che il processo non si doveva neanche iniziare e svolgere”.
Ed ancora: “Certamente però, tali motivazioni non potranno mai restituire al politico la possibilità di vedere compiuto il suo progetto di portare la Sicilia tra le regioni italiane più sviluppate e protagonista del suo futuro, fuori da ogni logica assistenzialista. Questo era l’obiettivo del Movimento dell’Autonomia quando nacque nel 2005 e che l’aggressione di una certa classe politica siciliana che voleva continuare a godere di atavici privilegi, una stampa politicamente orientata e una piccolissima parte della magistratura caparbiamente prevenuta hanno consentito di interrompere il percorso dell’Autonomia. Un percorso momentaneamente rallentato che, grazie alla lungimiranza di Raffaele Lombardo, già da più di un anno ha ripreso con agilità e chiarezza d’idee per garantire al popolo siciliano dignità e diritti che ne consentono vero sviluppo culturale, sociale ed economico”.
Infine: “Per tali motivazioni ripartiremo dalle nostre proposte di Autonomia differenziata del 2006 e dalla realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, opera strategica per il sistema dei trasporti delle persone e delle merci. Su tale opera, è chiaro che la Sicilia deve svolgere un ruolo di protagonista e non di semplice spettatore o silenzioso convitato. Inoltre, all’interno del governo siciliano saremo sempre l’anima riformatrice e il pungolo affinché si tutelino i diritti e le legittime aspettative del popolo siciliano”.