Maniace, tre i candidati che| si contendono la fascia di sindaco - Live Sicilia

Maniace, tre i candidati che| si contendono la fascia di sindaco

Il sindaco Pinzone Vecchio nomina erede il suo vice Cantali. Nella competizione anche Bevacqua, esponente del vecchio Comitato cittadino, e il capo dell’opposizione Galati.

MANIACE – Amministrative alle porte e sulla linea di partenza i candidati sono già schierati. Ad attendere lo sparo che darà ufficialmente inizio alla corsa. In tre a cercare lo stacco. Poco più di un mese e solo uno taglierà il traguardo. 66, 52 e 42 anni. Tre le generazioni a confronto. A contendersi la fascia di primo cittadino alle imminenti amministrative di Maniace: chi da dieci anni segue la vita politica restando fuori dalle mura di palazzo, chi da dentro è a capo dell’opposizione e colui a cui invece Salvatore Pinzone Vecchio, attuale sindaco per il secondo mandato consecutivo (e dunque non più ricandidabile), ha deciso di lasciare il testimone. Sono Salvatore Bevacqua, Salvatore Galati Muccilla e Antonino Cantali.

Salvatore Bevacqua, primo ad avere annunciato la propria candidatura. Con lui esponenti della vecchia guardia e giovani leve. 66 anni, pensionato, polemico nei confronti dell’amministrazione uscente. Dopo dieci anni di assenza dalla scena politica attiva, torna in campo con la lista civica “Maniace in movimento”. La sua esperienza affonda le radici in quel Comitato cittadino che, sorto nel ’67, nell’81 ottenne per Maniace l’autonomia dalla vicina Bronte, decretando così la nascita del piccolo Comune. Lo stesso Bevacqua, dopo essere riuscito a sedere nel consiglio comunale brontese grazie al sostegno del Comitato, fu presidente della sezione pro autonomia nata in seno alla Formazione cittadina. Trascorso un decennio come consigliere di opposizione nel neonato Comune, nel ’96 decide per la prima volta di presentarsi come candidato sindaco. Perse le elezioni, è con l’amministrazione Conti che nel 2000 ricoprirà la carica di presidente del Consiglio. Al suo fianco oggi membri del vecchio Comitato, quel tris di ex primi cittadini formato da Emilio Conti, Carmelo Lupica Rinato e anche da quel Franco Parasiliti che nel ’96 gli soffiò la fascia per un centinaio di voti. A spingerlo alla candidatura ragazzi e ragazze (età media 25 anni e, nelle previsioni, presenti in lista al 50 e 50) alla loro prima scommessa elettorale.

Secondo ad essere sceso in campo è Salvatore Galati Muccilla, da dieci anni a capo dell’opposizione. 52 anni, operaio forestale. Da tre legislature è riconfermato consigliere: prima di maggioranza, poi, nelle ultime due amministrazioni, di opposizione. Primo della sua lista alle ultime elezioni, con 102 voti, è ribattezzato “Mister 100”, perché, come lui stesso spiega, è riuscito sempre a superare le cento preferenze. Questa è la sua prima candidatura a sindaco. Accanto a lui altri tre membri dell’opposizione insieme con giovani (e anche in questo caso tutti ventenni, la quasi totalità alla prima candidatura) che lo hanno spinto a tentare la massima carica comunale. In lista (ma sono ancora tutte da chiudere) saranno per un terzo in rosa i nomi degli aspiranti consiglieri. Una lista civica la sua, “Liberamente”, che ha fatto proprio lo slogan “Cambiare si può”.

Ultimo a confermare una candidatura che già da tempo si presagiva nell’aria è stato l’attuale vicesindaco, Antonino Cantali, conosciuto da tutti come “Schizzo”. 42 anni, dipendente dell’Asp, da quindici fa parte dell’amministrazione maniacese: prima consigliere di maggioranza, poi assessore e infine vicesindaco. Con lui “Maniace uniti per cambiare”, una lista affacciatasi nelle elezioni del 2005 e riproposta, con lo stesso nome, nelle ultime del 2010 che hanno visto Cantali aggiudicarsi il massimo dei voti (195). Due chiamate alle urne che hanno portato Salvatore Pinzone Vecchio a vestire la fascia di primo cittadino per ben due mandati consecutivi (il terzo in totale). Quasi lo stesso anche il gruppo (e anche qui saranno probabilmente cinque le donne candidate), sindaco in testa, che, dopo aver sostenuto per dieci anni l’amministrazione Pinzone, oggi ha deciso di riconfermare il supporto al suo delfino.

“Non mi sono ancora abituato all’idea che non sarò più sindaco. Siamo sempre di corsa. Forse realizzerò dopo. Mi sono lasciato convincere e mi sono ricandidato, ma, se verrò eletto, non vorrò corsie preferenziali”. Sicuro della vittoria del suo gruppo e del suo erede, dopo dieci anni trascorsi alla guida del Comune, con queste parole Salvatore Pinzone Vecchio commenta l’imminente fine del suo mandato. 51 anni, sindacalista della UILA, dal ’92 ad oggi è stato consigliere di maggioranza, assessore, sindaco, consigliere di opposizione, vicesindaco e infine primo cittadino per ben due quinquenni. “Volevo riposarmi – dice – ma il gruppo, sempre lo stesso ormai da dieci anni, praticamente una famiglia, mi ha convinto”. Ma ammette “forse non ho resistito tanto” e alla domanda se in futuro vede una sua quarta candidatura per vestire ancora la fascia tricolore non sa rispondere.

Pochi giorni ormai allo sparo di inizio e a bordo pista si delineeranno con chiari contorni le varie squadre. Anche i programmi, non ancora conclusi, saranno ufficialmente messi nero su bianco. Non resterà allora che aspettare per vedere chi riuscirà a essere il più veloce.


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