Manifestazione in Prefettura |Ma la risposta è negativa - Live Sicilia

Manifestazione in Prefettura |Ma la risposta è negativa

Stamattina si è tenuto un incontro per chiarire i contorni della vicenda che vede protagoniste 5 insegnanti non riconfermate in seguito alla gara d’appalto vinta da una nuova cooperativa. Lo Snalv attacca la Giunta: “Si poteva inserire la clausola sociale”.

insegnanti di sostegno
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CATANIA – Insegnati di sostegno: Santonocito chiede chiarezza all’Amministrazione comunale. Il segretario regionale sindacato nazionale autonomo lavoratori e vertenze (Snalv) accende i riflettori sulla situazione lavorativa di cinque insegnati di sostegno che rischiano il posto dopo anni di servizio. “All’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Catania è stata bandita una gara destinata alle insegnanti di sostegno per la scuola dell’infanzia e nonostante il capitolato d’appalto preveda, e non potrebbe essere diversamente, l’applicazione dei contratti nazionali, a nostro avviso l’azienda non sta applicando il contratto nazionale e pensa di assumere parte dei lavoratori e non tutti”, dice Antonio Santonocito. La cooperativa in questione si chiama “Vivere Insieme”.

Le lavoratrici “hanno sempre goduto della continuità lavorativa nonostante il susseguirsi delle cooperative che negli anni hanno vinto l’appalto”. “Quest’anno però sono rimaste a casa e sono state sostituite da altre persone”. Il sospetto del sindacalista è che all’origine dell’esclusione delle insegnati ci siano le cause legali ingaggiate dalle stesse nei confronti della cooperativa “per non avere versato loro gli emolumenti spettanti”.

La situazione è stata “segnalata in più occasioni all’amministrazione” da parte del sindacato. “Da una giunta di sinistra ci aspettavamo maggiore sensibilità nei confronti dei lavoratori“, attacca Santonocito. “Si poteva inserire la clausola sociale”, continua il sindacalista che dice di avere chiesto un incontro all’assessore Scialfa senza ottenerlo. Cosa che ha spinto lavoratrici e sindacato a chiedere una riunione in Prefettura. Ma dal confronto in Prefettura che si è tenuto nella mattinata di oggi, il sindacato ha ricevuto una risposta negativa.

La cooperativa può decidere autonomamente chi confermare e chi no. Un fatto che Santonocito contesta, tanto da dichiarare di volere adire le vie legali. “Chi subentra ha diritto a fare lavorare i propri soci ci hanno detto, ma noi non siamo convinti e per questo ricorreremo al giudice”, dice il sindacalista che fa più volte riferimento all’articolo 37 del contratto nazionale che regola le cooperative sociali dice che “in caso di cambio d’appalto tutti i lavoratori che da almeno quattro mesi hanno lavorato all’appalto hanno il diritto di lavorare con la nuova cooperativa”. “Secondo noi oggi è stato stabilito un principio: che questo è vero in maniera parziale”, sentenzia il sindacalista.

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