PALERMO – “Il governo Schifani e la maggioranza all’Assemblea regionale siciliana tengono in ostaggio la Sicilia di interessi di partito e di coalizione che spesso peraltro hanno sponda fuori dall’Isola. Frattanto riforme importanti restano al palo e il confronto con le parti sociali al quale l’esecutivo si è più volte impegnato su temi come il funzionamento della sanità e la spesa delle risorse del fondo sviluppo e coesione non parte”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino.
L’attacco di Mannino
Mannino sottolinea in particolare che “le riporse del Fondo di coesione non possono essere oggetto di trattativa privata tra Schifani e Fitto, si avvii subito il confronto – chiede dunque – con le parti sociali, così come non si può continuare a sorvolare – aggiunge – sulle inefficienze della sanità”.
“L’ultimo atto – osserva Mannino – è la bocciatura della legge sulle province. Almeno si proceda presto con elezioni di secondo livello, chiudendo la stagione dei commissariamenti e dando a questi enti certezze. Prima, ci soni i tempi infiniti per gli accordi sulle poltrone della sanità, conclusi in pieno spirito di lottizzazione e il tentativo fallito di varare una norma salva – ineleggibili con tutto il teatrino politico che ne è seguito”. “Il governo – sottolinea Mannino – da un lato non riesce a tenere compatta la sua maggioranza sui temi del proprio programma, dall’altro latita su importanti riforme come quelle della forestazione, del ciclo dei rifiuti e dei consorzi di bonifica, per citarne alcune che avrebbero ricadute importanti sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione”.