Ars, governo e deputati riuniti | Si prova a salvare qualche prebenda - Live Sicilia

Ars, governo e deputati riuniti | Si prova a salvare qualche prebenda

Aula rinviata. L’obiettivo è recuperare contributi “eliminati” da Ardizzone. Lantieri: “Il tempo stringe”.

manovra di assestamento
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PALERMO – Come nella migliore tradizione, quella delle infinite Tabelle H create nella notte, anche stamattina sono tutti lì, tra la stanza del governo, quella della commissione bilancio e quella del presidente Ardizzone, a Palazzo dei Normanni. Deputati regionali, il presidente della Regione Crocetta, i suoi assessori e i direttori generali, tutti presenti all’appello. C’è da salvare il salvabile.

Perché alla fine, nonostante si parli sempre di sviluppo, crescita, cambio di rotta, i parlamentari li trovi tutti allineati e coperti quando c’è da trattare di contributi “per il proprio territorio”, prebende, regalìe, finanziamenti vari.

Gli stessi temi che ieri hanno incendiato un’Aula che eppure qualcosa di utile aveva prodotto: i finanziamenti per l’assistenza ai disabili, il nuovo mutuo per i Comuni, i soldi per gli enti in dissesto. Oggi, l’Aula prevista per le undici è stata subito rinviata alle 13. Ma a quell’ora, ancora niente. I deputati e il governo stanno lavorando a un maxi-emendamento che dovrebbe prevedere anche il recupero di alcuni dei contributi stralciati dal presidente Ardizzone, i finanziamenti della discordia.

E così, la “guerra” è tutta lì. I catanesi del Partito democratico Luca Sammartino e Valeria Sudano, ad esempio, insistono: se non viene in qualche modo recuperato il contributo destinato alla società etnea che si occupa di trasporto pubblico locale, sono pronti a bocciare un assestamento che già ieri, alla prima votazione, ha visto cadere il governo sotto i colpi del voto segreto.

Si sarebbe poi discusso, nelle sale dell’Assemblea, del finanziamento per la Kore di Enna e per l’autodromo di Pergusa, tanto caro al deputato ennese Mario Alloro. Secondo il parlamentare del Pd, la cancellazione di quel contributo è stato un errore, visto che l’Ente autodromo non può, trattandosi di un ente pubblico, prendere parte ai bandi regionali destinati a tutti i soggetti che richiedono un finanziamento alla Regione.

Ma il tempo, speso per sistemare questo o quel contributo a pioggia, adesso stringe. Anche perché l’attività d’Aula in questo periodo è stata chiusa nella morsa della presenza del premier Matteo Renzi in Sicilia: dopo le assenze di massa in occasione della visita di due settimane fa, per venerdì è previsto il ritorno che quasi certamente spingerebbe i parlamentari di una maggioranza sempre più evanescente a disertare i lavori.

E così, ecco che dalla giunta arriva un avvertimento: “La manovra di assestamento – ha ammonito l’assessore alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri – va approvata a tutti i costi entro stasera, altrimenti rischia di saltare tutto il meccanismo che permette ai comuni di ottenere i trasferimenti dei 65 milioni entro l’anno. E’ fondamentale – ha aggiunto – che l’Ars dia il via libera alla manovra entro stasera affinché le pratiche per l’accesso al mutuo possano partire già da domani. Cinquanta milioni verranno erogati entro la prossima settimana. Il dirigente ha già predisposto anche le somme per i dipendenti a tempo determinato dei comuni in dissesto”. La copertura finanziaria dei 65 milioni proverrà interamente dal un che la Regione accenderà con la Cassa Depositi e Prestiti, nonostante l’assessore all’Economia Alessandro Baccei avesse giorni fa parlato di una capacità massima di indebitamento della Regione siciliana per 40 milioni. “E’ stato l’intervento del presidente della Regione Crocetta con l’ente erogatore a far si che sì sbloccasse questa situazione che pesava sui bilanci dei comuni”, ha detto Lantieri. Mentre i renziani del Pd rivendicano: “Quel mutuo è stato autorizzato grazie al nostro intervento a Palazzo Chigi”. La maggioranza che non c’è, è divisa pure su questo.


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