Marco Battaglia torna in carcere |"Il trafficante più potente" - Live Sicilia

Marco Battaglia torna in carcere |”Il trafficante più potente”

È stato condannato a 30 anni.

La sentenza di primo grado
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CATANIA – È finito al carcere di Bicocca Marco Battaglia. Il trafficante di cocaina di San Giovanni Galermo è stato condannato alla pena di 30 anni di reclusione. Il Tribunale ha accolto la richiesta del pm Rocco Liguori. Dopo il verdetto è stata emessa un provvedimento cautelare eseguito dalla Squadra Mobile di Catania. Battaglia è coinvolto anche nel processo scaturito dal blitz Orfeo che ha azzerato il gruppo santapaoliano di Picanello. Insomma il suo “lavoro” serviva ad alimentare le casse di Cosa nostra.

Un processo lunghissimo quello che si è concluso due giorni fa. Marco Battaglia era stato arrestato dalla polizia nel 2010 per droga. Ma nell’ambito del dibattimento è emerso chiaramente il suo ruolo e soprattutto il suo legame al gruppo di Santapaola di Picanello.

Nella requisitoria il pm aveva ricostruito il profilo criminale di Marco Battaglia, considerato dagli inquirenti “il trafficante di cocaina più importante di Catania”. Il suo quartier generale è San Giovanni Galermo. Fino al 2013 avrebbe avuto il monopolio del traffico e soprattutto avrebbe avuto il denaro necessario per acquistare la ‘polvere bianca’. Un pezzo da novanta insomma del traffico di cocaina a Catania. “Aveva la cocaina più potente e migliore”, hanno detto i collaboratori di giustizia. La sua centrale operativa l’avrebbe creata sotto casa, in via Capo Passero.

Per poter “spacciare” in quel tratto di città sarebbe stato necessario pagare un canone settimanale o mensile a Marco Battaglia. Michele Musumeci, ex affiliato dei Cursoti Milanesi avrebbe gestito per conto del clan una piazza di spaccio in via Capo Passero. “Dovevano pagare a Marco Battaglia un affitto di 300 euro”, ha raccontato nel corso di un’udienza. Giuseppe Raciti, un ex trafficante indipendente di cocaina, diventato collaboratore di giustizia nel 2008 parla del giro d’affari del trafficante strettamente legato ai Santapaola di Picanello. I numeri sono da capogiro: “120 mila euro a settimana”, ha calcolato il pentito.

Il Tribunale ha condannato a 18 anni Salvatore Calogero, nipote di Battaglia. Sentenza di assoluzione per gli altri imputati (Bruno Grillo, Eugenio Minnelli, Carmelo Lanzafame, Arturo Vaccaielli, Alessio Vaccaielli, Cosimo Massimo Ponzo, Salvatore Ponzo) così come richiesto dallo stesso pm.


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