Marco Carta è stato assolto | "Un brutto sogno..." - Live Sicilia

Marco Carta è stato assolto | “Un brutto sogno…”

Era accusato di furto. Lo sfogo del cantante su Facebook: "Ora posso tornare a sorridere".

LA SENTENZA
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MILANO – Aveva sempre dichiarato la propria innocenza, ora è stato assolto: il cantante Marco Carta non è coinvolto nel furto di sei magliette dal valore di 1.200 euro avvenuto il 31 maggio alla Rinascente di Milano. Lo ha stabilito il giudice Stefano Caramellino, dopo due ore di camera di consiglio: Carta “Non ha commesso il fatto”, recita la sentenza.

Per l’ex vincitore del talent show Amici, il pm aveva chiesto una condanna a otto mesi di carcere e 400 euro di multa. L’avvocato Simone Giordano Cirò ha avvisato il 34enne cagliaritano al telefono, ma lui ha subito interrotto la telefonata per la commozione. “Per me è finito un incubo”, ha detto a un altro suo legale, Massimiliano Annetta.

Stamattina, durante la proiezione delle immagini di videosorveglianza girate quel 31 maggio, i legali di Carta hanno continuato a sostenere la sua estraneità ai fatti in cui è stata coinvolta anche Fabiana Muscas, infermiera 53enne fermata insieme a lui quel giorno (l’arresto di Carta però non fu convalidato). Gli avvocati commentano che “la signora è entrata nel camerino più di una volta, che non c’è la prova che sia stato Carta a entrare nel bagno a lasciare gli antitaccheggio che sono stati poi ritrovati lì, anche perché – continuano – dalle immagini emerge che quella massa di antitaccheggio non potesse essere occultata nelle tasche di una persona che porta i jeans aderenti e di statura non grossa tale da potere occultare il tutto”.

“Non ho mai smesso di credere – scrive Marco Carta in uno sfogo su Facebook –. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno. Perché è questo che rimane, solo un brutto ricordo in via d’estinzione. Ringrazio tutte le persone che non hanno mai creduto neanche per un secondo alle cattiverie dette gratuitamente. Adesso – conclude il cagliaritano nel post – posso riprendere ancora più forte la mia musica e le mie giornate, ora posso tornare a sorridere”.

L’udienza precedente aveva visto lo stralcio del procedimento a carico di Muscas. La donna ha chiesto la messa alla prova, cioè di poter svolgere lavori di pubblica utilità, in un’associazione che si occupa di donne vittime della tratta della prostituzione a Cagliari. Nella prossima udienza, fissata per il 17 dicembre, il giudice deciderà se accogliere la sua richiesta.

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