Rapina da 40mila euro in casa: marito e moglie sequestrati

Marito e moglie sequestrati in casa da una banda nel Bergamasco: colpo da 40mila euro

In quattro sono entrati in azione e hanno portato via diversi oggetti di valore
LE INDAGINI
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ROMANO DI LOMBARDIA (BERGAMO) – Una banda di almeno quattro persone ha messo a segno una rapina in una villa del quartiere Cappuccini a Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, nella serata di giovedì 18 aprile.

Secondo le prime informazioni, si tratterebbe di un commando organizzato che potrebbe aver studiato per giorni le abitudini della famiglia Cilisto riuscendo a immobilizzare i coniugi e a farsi aprire la cassaforte.

Il gruppo è riuscito a fuggire con un bottino da circa 40mila euro. Sul caso stanno indagando i carabinieri che, dopo aver eseguito i rilievi, hanno acquisito le registrazione delle telecamere di sorveglianza per cercare di identificare i malviventi.

La ricostruzione

La banda, probabilmente, era a conoscenza del fatto che quella zona della città è poco frequentata nelle ore serali. Quando Bruno Cilisto e la moglie, che gestiscono un’attività specializzata nel recupero dei rifiuti ferrosi, sono rientrati nella villetta, in tre hanno sfruttato l’apertura del cancello per entrare nell’abitazione, mentre un altro componente sarebbe rimasto appostato all’esterno per fare da palo.

Usciti dall’auto, i coniugi sono stati presi in ostaggio dai rapinatori, con il volto coperto. I due sono stati portati in casa, con l’uomo che poi sarebbe stato legato a una sedia, mentre la moglie minacciata con alcuni cacciavite. Alla fine, la donna avrebbe accompagnato la banda alla cassaforte e l’ha aperta. Al suo interno c’erano contanti, orologi e gioielli dal valore pari a circa 40mila euro.

Una volta preso tutto quello che potevano, i quattro sono fuggiti minacciando i coniugi di non dare l’allarme. Rimasti soli, i Cilisto hanno telefonato ai figli e il 112.

Sul posto sono arrivati i carabinieri che si sono occupati dei rilievi. Ora si attendono risultati dalle analisi dai filmati delle telecamere di sorveglianza. L’obiettivo è identificare i rapinatori.


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