Martedì riunione con Di Pietro |Ma Orlando non ci sarà - Live Sicilia

Martedì riunione con Di Pietro |Ma Orlando non ci sarà

Antonio Di Pietro

Il primo cittadino non parteciperà all'incontro previsto all'Hotel delle Palme. A conferma dell'intenzione del sindaco di continuare a lavorare al progetto "La Rete 2018", ispirato al movimento europeo dell'Eldr, l'Alleanza dei democratici e dei liberali per l'Europa.

spaccatura nell'idv
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PALERMO – In quella che è stata ribattezzata da più parti la Stalingrado dell’Idv, Palermo, martedì arriva Antonio Di Pietro per incontrare dirigenti e consiglieri comunali di Italia dei Valori (sono 29 su 50, più del doppio rispetto a Napoli, dove il sindaco Luigi De Magistris può contare su 14 eletti nelle fila del partito). Il gruppo del sindaco Leoluca Orlando – che sta lavorando a un nuovo progetto ‘La Rete 2018’, ispirato al movimento europeo dell’Eldr, l’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa, e gli uomini vicini al primo cittadino – diserterà la riunione in programma alle 16 all’Hotel delle Palme. Alcuni consiglieri comunali, invece, confermano la loro presenza e vogliono ‘precisare’ la propria posizione.

“Condivido il progetto di Di Pietro, che rappresenta l’anima del partito – dice il consigliere Paolo Caracausi – sta lavorando a un profondo rinnovamento di Idv, senza per questo arrivare a una spaccatura, guardando alla foto di Vasto per quanto riguarda le alleanze nel centrosinistra. Sosterrò le posizioni del presidente per quanti le sorti del partito sul piano nazionale”. Per la consigliera comunale Federica Aluzzo, “l’esigenza di cambiamento di Idv è sfociata in diverse ipotesi: dall’idea di ‘innovare ciò che già abbiamo, al creare un nuovo soggetto politico, più aperto, più accogliente e democratico del precedente; oppure, terza ipotesi, rinnovare, ma mantenere l’attuale partito, per arrivare in futuro a un nuovo movimento. In ogni caso è centrale l’emergenza legata alla crisi economica”. Per il consigliere Filippo Occhipinti “il momento di incertezza e di profondo rinnovamento interno al partito, è figlio dell’esito delle consultazioni regionali e nazionali. Le scelte politiche operate dai vertici dall’esecutivo si sono rilevate sbagliate per il risultato elettorale”.


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