"Mary Poppins": la protesta | si sposta in Prefettura - Live Sicilia

“Mary Poppins”: la protesta | si sposta in Prefettura

La difficile situazione dell'istituto educativo e assistenziale di Librino.

CATANIA. Hanno protestato, stamattina davanti alla sede della Prefettura in via Etnea, i lavoratori e le famiglie di alcuni dei bimbi della Mary Poppins l’istituto educativo e assistenziale di Librino. Chiesto dai sindacati, FiscatCisl e UGL, un intervento immediato del Prefetto sulla situazione dei tagli verticali subiti dall’istituto educativo assistenziale che ha sede in uno dei quartieri più a “rischio” del capoluogo etneo. Nei prossimi giorni sarà presentato un esposto in Procura contro i tagli operati dall’assessorato ai servizi sociali in maniera verticale alla struttura e al suo centro diurno.

Anna Pennisi presidente dell’associazione Primavera e che gestisce la scuola e il suo centro diurno per minori fa chiarezza su quello che in questi giorni è l’argomento principale, il cosiddetto “vuoto per pieno”. Rita Ponzo è la segretaria provinciale della FisascatCisl.
“Siamo in Prefettura per chiedere l’intervento del Prefetto sulla richiesta di un passo indietro immediato dell’amministrazione comunale sui tagli dei fondi effettuati all’istituto educativo assistenziale Mary Poppins con un contratto di “progetto di finanza”– ribadisce la segretaria Ponzo – e che si possa fare in modo che la struttura, che sorge a Librino, possa continuare a erogare il servizio tranquillamente.”

Sui tagli operati dall’amministrazione comunale verso l’isituto educativo e assistenziale e il suo “progetto di finanza” si pronuncerà il TAR a ottobre prossimo. “Bisogna mantenere i livelli occupazionali e continuare a dare il servizio ai bambini di Librino quantomeno fino a ottobre, quando, il TAR emetterà la propria sentenza, ma fino ad allora abbiano chiesto un passo indietro all’amministrazione comunale – continua la segretaria Rita Ponzo – il taglio di fondi insiste su un territorio, un quartiere, come quello di Librino creerebbe, sta già creando, non poche problematiche”.

I sindacalisti presenti e alcuni lavoratori dell’istituto sono stati ricevuti dalla dirigente dell’area ordine e sicurezza pubblica Antonina Latino. “Si tratta di buon senso per evitare una serie di licenziamenti collettivi e di un numero di bambini che non troverebbero più collocazione – ribadisce Rita Ponzo – non abbiamo ricevuto risposte certe in assessorato e, invece, abbiamo bisogno di risposte al più presto. Siamo di fronte a un dramma sociale annunciato”.

Anna Pennisi è il presidente dell’associazione Primavera che gestisce l’istituto educativo e assistenziale e il centro diurno. “Oggi siamo qui e vogliamo fare tutti i passi istituzionali che ci sono consentiti – ribadisce Pennisi – è, purtroppo, diventata una situazione insostenibile. I tagli, che avevamo chiesto di non effettuare prima del pronunciamento del TAR, sono già in atto. A settembre non sappiamo come ricominciare se non licenziando personale e diminuendo il numero di bimbi che assistiamo”.

La struttura dell’istituto Mary Poppins è nata da un “progetto di finanza” e già dal 2012 l’istituto si era opposto al taglio dei fondi comunali. La sentenza 1635 del TAR ribadisce che sui “progetto di finanza” non possono essere tagliati fondi. Sentenza, confermata dal CGA (Consiglio di Giustizia Amministrativa), con la sentenza 700\2015. “E’ il lodo arbitrale, un provvedimento decisorio e conclusivo, che definisce la quota dei bambini in assistenza, 190, è l’amministrazione che deve indicare i minori da seguire – chiarisce Pennisi – non esiste un “vuoto per pieno”. Esiste una volontà di far seguire le procedure corrette di un, ribadisco, “Progetto di Finanza”. E un buon “padre di famiglia” direbbe se insistono nel quartiere 500 bimbi da seguire i primi 190 sono affidati a chi ha un contratto come il nostro. E invece siamo qui in attesa dell’ennesima sentenza”.

Agitazione tra le mamme all’uscita dei sindacalisti e di alcuni operatori dagli uffici della Prefettura. Angelo Mazzeo fa parte della segreteria confederale dell’UGL. “Presenteremo in questi giorni un esposto in Procura per fare chiarezza sul taglio dei fondi all’Istituto Mary Poppins – dice Mazzeo – unica associazione con, ribadiamo, progetto di finanza a subire una diminuzione di finanziamento così corposa e che mette a rischio diversi posti di lavoro e la stessa assistenza a decine di minori”. I sindacati firmatari dell’esposto sono Fiscat-Cisl e UGL.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI