MASCALUCIA. La “portavoce” e candidata a sindaco del Movimento Cinque Stelle di Mascalucia non ha paura di confrontarsi con quelli che molti definiscono “vecchi lupi di mare”. La trentasettenne Agata Montesanto, sposata e madre di due bambini, non teme confronti e non si intimorisce se le si fa notare che è l’unica rappresentante del cosiddetto “gentil sesso” a tentare la corsa alla poltrona di sindaco del comune etneo. “Mi lasci premettere che sono la promotrice della strategia “Rifiuti Zero” che intendo applicare per riqualificare il territorio e per ridurre i costi”. “Non sono una sprovveduta – continua la Montesanto – dato che, oltre alla candidatura alle ultime elezioni regionali, ho organizzato assieme ad altri attivisti alcuni importanti eventi a cura del Movimento, come la visita di Beppe Grillo nel nostro paese”.
Per chi ha votato alle ultime amministrative a Mascalucia?
“Per l’unica donna in lista”. Cosa condivide delle idee di Grillo e del cosiddetto “guru” Casaleggio? “Ho conosciuto Beppe Grillo durante le regionali dello scorso ottobre: è un uomo di un’umanità e disponibilità disarmanti. Chi lo conosce ne apprezza la semplice spontaneità e il bisogno di espressione libera; chi fa fatica a comprenderlo, non ha avuto il piacere di condividere con lui del tempo. La semplicità è una condizione ormai rara da percepire, persa come è la maggior parte della gente, in meccanismi di malafede e di intossicazione mediatica. Grillo ha gettato un input accolto dagli italiani che negli ultimi sei anni lo hanno trasformato in una realtà ben precisa e distinta. Il nostro è un movimento fluido, innovativo e semplice che viaggia su due binari, la strada e il web. Non ho avuto il piacere, invece, di conoscere Casaleggio”.
Crede che il M5S possa seguire nei comuni etnei il trend positivo registratosi alle ultime “politiche”?
“Questo dipende da diverse cose. Una di queste è il lavoro svolto sul territorio. Quando un gruppo di persone coese svolge un buon lavoro di informazione e chiarezza, se ne raccolgono i frutti. Ma non c’è solo questo da considerare. Alle “nazionali” a Mascalucia si è registrato un ottimo risultato: è stato il terzo comune della provincia ad avere una percentuale oltre il 40%. di consensi. Allo stato di fatto il M5S è già il primo movimento politico del paese, con 6850 voti a sostegno delle nostre proposte. D’altra parte siamo consapevoli che le elezioni comunali, viaggiano su modalità differenti, dove i voti sono più facilmente “gestibili” e condizionati da meccaniche rivolte agli interessi personali e non alla comunità tutta. Per questo motivo, la nostra comunicazione è incentrata soprattutto sul voto libero dai compromessi e consapevole. Distaccato dai favori, che prima o poi, i cittadini ti diranno di restituire. A Mascalucia purtroppo è radicato questo “modus” di fare politica e ne paghiamo già a caro prezzo il risultato”.
Quando è nata l’idea di candidarsi a sindaco di Mascalucia?
“Mi sono iscritta al Meetup dei Grilli dell’Etna il 5 dicembre 2008 e sono un’attivista da allora. Ho partecipato attivamente ai gruppi di lavoro, soprattutto per quel che riguarda l’ambiente e la Strategia “Rifiuti Zero”. Nel marzo del 2011 ho iniziato ad attivarmi nel mio comune di residenza cercando di creare un gruppo di simpatizzanti e far nascere il meetup nel mio territorio. Per attivarmi sul web ho creato il nostro blog: http://www.mascalucia5stelle.it/ Ci ho creduto molto e oggi sono orgogliosa e fiera di quello che siamo riusciti a costruire. Le nostre scelte sono assembleari, per cui seguendo dei criteri democratici, la mia candidatura è stata votata all’unanimità da tutti gli attivisti. Io sono la portavoce del nostro gruppo. Niente a che vedere con le gerarchie esistenti all’interno dei partiti e della vecchia politica che conosciamo”.
Di cosa ha bisogno Mascalucia per liberarsi dalla spiacevole etichetta di paese dormitorio?
“Chiederei alle persone che continuano a parlare di Mascalucia come dormitorio, di impegnarsi personalmente perchè questa etichetta possa essere stracciata. A causa di questo marchio, molte persone si sentono in diritto di non partecipare alla vita politica ed amministrativa del paese. Mascalucia non è un albergo dove si viene solo a dormire e l’educazione civica è delegata ad altri. Quello che vorrei è che ogni cittadino contribuisse attivamente, e si sentisse responsabile in prima persona di quello che è diventato oggi il nostro paese, perchè a causa di questa indifferenza abbiamo lasciato i nostri amministratori soli per troppo tempo. E quando il cittadino non è controllore, chi ci amministra crede di poter fare prima i propri interessi e poi quelli della comunità”.
E per scrollarsi di dosso l’ancor più infima definizione di paese con uno dei più alti coefficienti di delinquenza e illegalità?
“La delinquenza e l’illegalità si trovano lì dove gli è permesso di stare. E non dobbiamo avere paura a chiamare le cose col proprio nome. A Mascalucia la mafia esiste e lo sappiamo bene. Si tratta di uno tra i comuni, se non il primo, con il tasso maggiore di sorvegliati speciali. La mafia c’è e la dobbiamo combattere: mi riferisco anche ad atteggiamenti e modi quotidiani che la alimentano e la rafforzano. È quella la mafia più difficile da estirpare”.
In che modo vi siete mossi per impensierire gli altri partiti e liste civiche che, secondo i rumors, partono avvantaggiati rispetto al vostro movimento?
“Non saprei dirle il motivo per cui le liste civiche o i partiti presenti sul territorio, credano di partire avvantaggiati rispetto al M5S: tale presunta superiorità si potrà constatare solo dopo il voto”.
Riassume per i lettori di LiveSicilia i capisaldi del vostro programma amministrativo in 4 righe?
“Lo riassumo nelle nostre 5 Stelle: Legalità, Cittadinanza, Sviluppo, Ambiente e Cultura. Un programma partecipato e nato dalla cittadinanza durante assemblee pubbliche verbalizzate e messe online, in 10 mesi di duro lavoro. Aggiungo solo che il programma è aperto al continuo miglioramento e online sul nostro sito”.
Vuole tracciare per LiveSicilia un identikit del prossimo sindaco con pochi aggettivi? Che caratteristiche deve avere?
“Deve essere “svincolato” dal dover restituire favori. E questo lo può fare solo una persona libera. Deve avere buonsenso, saper valutare le scelte anche e soprattutto rispetto all’impatto futuro e non solo nell’immediato. Deve essere innovativo e in linea con le direttive europee, rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni locali che sono il nostro fiore all’occhiello. Deve essere portavoce dei cittadini, non dei propri interessi e deve saper ascoltare le richieste della cittadinanza”.
Che idea si è fatta della campagna elettorale che, a detta della Confedercontribuenti e di alcuni esponenti politici, pare stiano facendo molti impiegati comunali?
“Abbiamo già denunciato pubblicamente questo mal costume. Ma non è solo dagli uffici comunali che si fa campagna elettorale: purtroppo anche dalle associazioni, dai Caf e dai patronati”.
Ha dichiarato pubblicamente che in campagna elettorale rinuncerete ai cosiddetti “santini” e ai manifesti elettorali e che punterete ad una comunicazione diversa: non crede che molti cittadini di Mascalucia non siano pronti per un tipo di interlocuzione via web?
“Abbiamo deciso di sostenere il principio del rispetto verso l’ambiente e le persone, per cui abbiamo stabilito delle regole anche sul cartaceo riguardanti la quantità che andrà in stampa. Noi non sporcheremo le nostre strade: faremo dei bigliettini da visita, con email e cellulare, per salvaguardare quel contatto diretto e limpido con le persone che ci vorranno sostenere. Durante le scorse campagne elettorali, siamo rimasti disgustati dalle scorrettezze degli esponenti politici che affermavano “pulizia” e poi non si creavano problemi a permettere che le loro facce si trovassero attaccate abusivamente un pò ovunque o negli spazi riservati ad altri candidati”.
In che termini immagina un comune amministrato dal M5S?
“Il progetto politico del M5S nasce dal basso e dal territorio. Ognuno deve tornare a partecipare ed interessarsi della politica. Il concetto di politica non deve restare vago, freddo e lontano dal quotidiano, la politica è passione, come ripete spesso Giancarlo Cancellieri, il nostro portavoce all’Assemblea Regionale Siciliana. Un comune 5 Stelle è un comune partecipato e aperto alle proposte dei cittadini. Il comune deve essere una comunità, non un luogo di scambi e compromessi”.