Mascherine e zona gialla: "Pronti a intensificare controlli su Palermo"

Mascherine e zona gialla: pronti a intensificare controlli su Palermo

Il prefetto e il monitoraggio delle misure contro il Covid-19
CORONAVIRUS
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PALERMO – “O le persone si convincono a rispettare le norme o noi non possiamo stare dietro a tutti”. Il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, non usa mezze parole e in merito ai controlli sul rispetto delle regole contro la diffusione del coronavirus ammette: “Non sono semplici soprattutto per quanto riguarda la mascherina all’aperto. Noi ne facciamo circa 2000 al giorno”. Secondo Forlani “è evidente che in una provincia come quella di Palermo la violazione dell’obbligo di indossare la mascherina può essere talmente diffusa che è difficile intervenire”.

“Stesso numero di uomini nonostante l’estate”

Parole pronunciate a margine della cerimonia di commemorazione di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso dalla mafia a Palermo il 29 agosto del 1991 per essersi ribellato al pizzo. “Nei luoghi in cui si realizza più probabilmente l’affollamento – ha proseguito il prefetto – le forze dell’ordine sono presenti. Manteniamo in piedi la stessa forza in servizio anche in considerazione della presenze turistiche, facendo particolare attenzione, oltre che alla zona gialla, ai controlli di sicurezza nella attività di balneazione”.

I numeri dei controlli a Palermo e provincia

Forlani ha poi snocciolato i numeri delle attività elle forze dell’ordine dall’inizio della pandemia: in provincia di Palermo sono state controllati 500mila persone e 20mila locali, nel solo mese di agosto cinquantamila singoli individui. Circa 7.000, invece, le sanzioni amministrative inflitte: ognuna di queste ha avuto un costo di 400 euro per chi ha violato le norme per la prevenzione del Covid-19.

“Non possiamo stare dietro a tutti”

Controlli che proseguono nonostante i problemi di organico, tuttavia dal prefetto di Palermo arriva una sottolineatura: “Non è semplice riuscire a orientare le persone, vengono intensificati i controlli in funzione della progressione dei provvedimenti e abbiamo cercato di organizzare al meglio il personale sapendo che o le persone si convincono a rispettare le norme o noi non possiamo stare dietro a tutti. Di certo, le forze dell’ordine sono presenti nei luoghi più affollati. Noi sanzioniamo ma dobbiamo evitare che si crei l’affollamento”.
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