Aggredisce e massacra di botte, alla presenza di due amici e dei due figli di nove e tredici anni, la convivente che si lamentava del fatto di non potere utilizzare il computer di casa perchè lui non le dava la password di accesso. È accaduto a Paternò, in provincia di Catania. In manette per lesioni personali e’ finito un operaio, B.F., di 36 anni.
L’uomo, secondo la ricostruzione dei carabinieri, si è scagliato contro la convivente, una casalinga di 42 anni, scaraventandola sul pavimento e prendendola a calci e pugni.
In casa, in quel momento, si trovavano due amici della coppia, che sono rimasti terrorizzati ed hanno subito chiamato i soccorsi. Al loro arrivo, i militari hanno trovato la donna a terra sanguinante e con il volto tumefatto. L’operaio è stato immobilizzato e portato in caserma mentre la convivente, una casalinga di 42 anni, è stata trasportata all’ospedale di Paternò, dove é stata ricoverata con una prognosi di 30 giorni. Alla donna i medici hanno diagnosticato un trauma cranico, una frattura del setto nasale, fratture intercostali, contusioni al torace e sordità all’orecchio destro. Anche i militari, nel cercare di immobilizzare l’uomo, hanno riportato alcune lesioni, giudicate guaribili in pochi giorni.
All’operaio è stata cosi’ contestata anche l’ipotesi di reato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Indagini sono in corso per accertare se si sia trattato di un episodio isolato o se alle spalle ci sia una situazione di maltrattamenti in famiglia.