Massimo Bellini, con la Nona via alla stagione 23/24 - Live Sicilia

Massimo Bellini, via alla nuova stagione con la Nona sinfonia di Beethoven

Le novità raccontate dal Sovrintendente Cultrera

CATANIA – Ultimi preparativi in corso al Teatro Massimo Bellini di Catania, dove sabato 4 novembre alle 20.30 (turno A, l’indomani – domenica 5 novembre alle 17.30 – il turno B) si inaugurerà la stagione concertistica 2023/2024. Sul palco saranno impegnati sia il coro che l’orchestra del Bellini per l’esecuzione della Nona sinfonia di Beethoven. Per Giovanni Cultrera, sovrintendente del Massimo Bellini, è l’inizio di “un’ulteriore stagione di crescita, con grandi novità in arrivo”.

La Nona di Beethoven

La stagione del Massimo Bellini apre con un vero e proprio caposaldo della musica classica. La Nona, racconta Giovanni Cultrera, “afferma l’uomo in rapporto con Dio e con l’Universale. Sono impiegate oltre 150 persone sul palco tra coro e orchestra, quindi il maestro Eckehard Stier, il nostro direttore ospite, dirigerà una grande massa artistica”.

La Nona manda un messaggio ancora molto attuale sulla fratellanza degli uomini. Dice ancora Cultrera: “L’Inno alla gioia rappresenta un inno alla fratellanza. Mai come oggi abbiamo bisogno del concetto di fratellanza, che viene prima ancora della pace: dobbiamo concepire il fatto di essere tutti fratelli e l’Inno deve rappresentare una vittoria di questo concetto. Un abbraccio ideale non ha tempo, è attuale, è anche proiettato nel futuro. Beethoven aveva già in mente e nel cuore il suo messaggio di bellezza e universalità e convivenza del genere umano, e mai come oggi, con le guerre attuali, questo messaggio dovrebbe risuonare”.

Massimo Bellini: la stagione 2023/2024

Cultrera allarga poi lo sguardo per parlare della stagione del Massimo Bellini all’inizio: “Sta riscuotendo un grande successo di pubblico, con risultati storici in termini di consensi. La stagione si profila con diverse novità: la presenza di direttori ospiti come Eckehard Stier e Vitali Alekseenok; molto importante poi la presenza di direttore artistico Fabrizio Carminati, impegnato in questo momento in giappone in tournee con il Comunale di Bologna Colgo anzi l’occasione per sottolineare che verso la fine del prossimo anno il Massimo Bellini andrà in tournee in Giappone, mentre a marzo di quest’anno la nostra orchestra sarà in tournee in Georgia, a Tblisi”.

In cartellone sono previsti altri nomi importanti: “Avremo il ritorno di Stefano Ranzani – dice Cultrera – la presenza di Ozolins e di Mielgo, e ovviamente Nicola Piovani e Giovanni Sollima, che rappresentano i punti fondamentali per generi diversi a cui si apre l’orchestra sinfonica”.

L’esercizio del diritto di prelazione della stagione lirica può essere esercitato fino al prossimo 30 novembre.Una campagna abbonamenti che continua e che potranno essere sottoscritti fino al 10 novembre per il turno A e fino all’11 per il turno B.

I nuovi generi e gli eventi straordinari

Proprio l’apertura a generi diversi è un tema su cui il Massimo Bellini punta molto per la prossima stagione: “Ci sono molte novità – racconta Cultrera – come l’offerta per i giovani e meno giovani. Ci sarà anche un programma dedicato a Frank Zappa, con direttore Giovanni Sollima, e un omaggio a De Andrè, un concerto sinfonico corale con musiche di De André e Peppe Servillo con voce recitante e cantante. In più ci sarà la Pietà di Nicola Piovani in cui i generi si intersecano, vista la direzione di Piovani, l’orchestra del Massimo Bellini, Sergio Rubini come voce recitante, Amy Stewart come cantante e Desiree Rancatore come soprano”.

“Per i giovani – prosegue ancora Cultrera – abbiamo pensato a diverse forme di recital come quello dedicato a Glenn Miller, la presenza dell’orchestra del conservatorio Bellini come forma di omaggio ai giovani, e ancora la versione delle Quattro Stagioni con il coreografo Callisto, un sudamericano, dunque la danza in forma contemporanea”.

“Per concludere – dice Cultrera – altri appuntamenti come il concerto di Capodanno, quello di Sant’Agata, quello della Fondazione della città e quello del 2 giugno”.

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