Referendum, caso matite in Sicilia | Il Viminale: "Sono indelebili" - Live Sicilia

Referendum, caso matite in Sicilia | Il Viminale: “Sono indelebili”

Gli uffici elettorali: "Lo scrutinio è aperto a tutti". La denuncia del Codacons.

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PALERMO – Messaggi che girano su social network che invitano a controllare la funzionalità della matita copiativa hanno portato alcuni votanti a recarsi in alcuni seggi di Catania in possesso di un foglio di carta bianca e una gomma da cancellare. E’ scattato l’allarme validità votazione, che non è sfociato, per il momento, in alcuna denuncia formale.

Sulla questione è dovuto comunque intervenire anche il Viminale: “Le matite cosiddette “copiative” sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Le Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti”. Le matite utilizzate nei seggi sono acquistate dal produttore Faber-Castell.

Dalla prefettura sottolineano che la “matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale” che se messa alla prova rischia di essere “bucata” e quindi di invalidare il voto e l’elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. Le matite copiative provengono dal ministero dell’Interno e quest’anno hanno un colore esterno blu, ma scrivono in nero. Dall’ufficio elettorale della prefettura di Catania e da quello di Agrigento invitano a “evitare inutili allarmismi” e ricordano che “chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi”.

Le operazioni di voto però sono rimaste bloccate per circa due ore in un seggio elettorale di Gela, nel rione “Villaggio Aldisio”, per le proteste di una elettrice secondo la quale la matita fornita dalla prefettura non era “copiativa”, cioè dal segno indelebile, ma perfettamente cancellabile e dunque col rischio di possibili brogli. La prova della facile cancellazione l’avrebbe fatta lei stessa in cabina, perciò ha chiesto una dimostrazione ufficiale irripetibile da acquisire agli atti, davanti alle forze di polizia, riservandosi il ricorso alla magistratura. Il presidente del seggio e l’ufficio elettorale hanno preso a verbale le dichiarazioni dell’elettrice e hanno fatto riprendere le operazioni di voto respingendone la richiesta. Le matite, provate dai dipendenti comunali su carta normale, sarebbero risultate perfettamente a norma. La vicenda riguarda anche la provincia di Agrigento. Nella sezione 52 della scuola “Federico II”, del Villaggio Mosè una elettrice ha chiesto l’intervento della Digos così come in un seggio a San Biagio Platani.

Il Codacons intanto, con una nota, ha annunciato che presenterà domani un esposto al Ministero dell’Interno e alle 19 Procure della Repubblica di tutta la Sicilia. “Stanno arrivando segnalazioni circa la presenza nei seggi di matite non indelebili che verrebbero utilizzate per il voto al referendum costituzionale. Denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione, per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali”. “Chiederemo – aggiunge la nota – alle Procure dell’isola di aprire indagini relative ai seggi sul territorio, per raccogliere le denunce degli elettori e verificare il rispetto delle disposizioni vigenti e la piena regolarità del voto”.


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