PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) – Circa 400 migranti sono sbarcati sulla battigia di Palma di Montechiaro, nell’Agrigentino. Una nave madre li avrebbe lasciati a pochi metri dall’arenile, prima di riprendere il largo. Polizia e carabinieri stanno rastrellando l’area e un elicottero si è levato in volo.
I migranti sbarcati nella zona sottostante il Castello di Palma di Montechiaro, a piccoli gruppi, sono in fuga lungo le strade e le campagne. Tanti si sono riversati sulla statale 115, in direzione Agrigento. Chiedono acqua agli automobilisti in transito e di salire a bordo delle auto. Almeno tre le motovedette della Guardia costiera impegnate nella ricerca della nave madre. Polizia, carabinieri e militari della Capitaneria di porto stanno setacciando – fra strade e campagne – tutta l’area prossima al luogo dello sbarco.
AGGIORNAMENTO: Sono una trentina i migranti bloccati, al momento, dopo lo sbarco. Ricerche sono ancora in corso, mentre alcuni migranti sono stati segnalati in direzione di Agrigento. Lungo la strada alcuni sono seduti all’ombra degli alberi, secondo quanto riferito da automobilisti in transito.
Ha portato ai migranti mascherine, bottiglie d’acqua, di tè e ciambelle: il sindaco di Palma di Montechiaro (Ag), Stefano Castellino, si è recato ai piedi del Castello dove sono state radunate le persone – tutte tunisine – finora rintracciate tra le centinaia sbarcate in spiaggia. “Da quello che dicono i miei concittadini che hanno assistito ai momenti immediatamente successivi allo sbarco, sono state viste tantissime persone che scappavano per le campagne circostanti – ha raccontato il sindaco – . Pare che fossero circa 300 su due imbarcazioni (di cui non si ha traccia, ndr) e una trainava l’altra. Ricerche sono in corso, un altro gruppo di migranti, appena adesso, è stato rintracciato a Cala Vincinzina e altri lungo la strada verso Palma di Montechiaro”. Il sindaco ha anche ringraziato le forze dell’ordine e ha portato loro acqua e caffè.
Il barcone, di circa 10 o 12 metri, che alcuni testimoni hanno visto al traino di un’altra barca, è stato trovato a Cala Vicinzina, a Palma di Montechiaro, a poche centinaia di metri da dove stamane è avvenuto lo sbarco di centinaia di tunisini. Nessuna traccia, invece, dell’altra imbarcazione. Oltre alle motovedette di Guardia costiera e Guardia di finanza, che perlustrano le acque, in volo c’è un drone a supportare le ricerche. Non c’è certezza sul numero delle persone sbarcate. Le segnalazioni arrivate alla sala operativa della polizia, da parte di testimoni, parlano di circa 400 persone. I tunisini, incontrati dal sindaco di Palma di Montechiaro Stefano Castellino, hanno detto all’amministratore che su entrambe le imbarcazioni, erano circa 300. Al momento le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare poco più di 60 tunisini. Un primo pullman carico di migranti è già partito con destinazione Porto Empedocle. I tunisini verranno rifocillati, identificati e sottoposti ai primi controlli sanitari nella tensostruttura attigua alla banchina portuale. Intanto, le ricerche proseguono.
AGGIORNAMENTO ORE 20: Secondo la questura di Agrigento i migranti sbarcati a Cala Vincenzina, a Palma di Montechiaro, dovrebbero essere una settantina o poco più. L’imbarcazione rintracciata e sequestrata non avrebbe potuto contenere le 400 persone, come sostenuto da alcuni cittadini che hanno segnalato lo sbarco, né 300, come ha riferito il sindaco Stefano Castellino che dei numeri aveva parlato con alcuni migranti radunati al Castello del paese, i quali gli avevano riferito di due imbarcazioni. Le ricerche sono state finora capillari e approfondite – spiega la questura – e, al momento, sono state bloccate una sessantina di migranti. Gli elicotteri utilizzati dalla Guardia di finanza, inoltre, non hanno rilevato la presenza di un altro barcone oltre a quello già recuperato. (ANSA).