PALERMO – Sgravi fiscali alle aziende in cambio di assunzioni a tempo indeterminato. È il meccanismo che sta alla base dell’articolo 1 della Finanziaria della Regione Siciliana per il triennio 2026-2028.
Sicilia, il sistema di aiuti alle imprese per le assunzioni
La norma prevede un contributo a fondo perduto attraverso il Fondo Sicilia, costituito presso l’Irfis per andare incontro alle imprese siciliane. Le aziende riceveranno fino al 10% del costo annuale del personale assunto in termini di compensazione dell’Irap, l’Imposta regionale sulle attività produttive. La percentuale di sgravi potrà lievitare fino al 15% se vengono assunti over 50 o donne, o nel caso in cui i contratti vengano proposti da un’impresa che investe in welfare aziendale, sicurezza sul lavoro e riduzione dell’orario a 35 ore settimanali.
I limiti imposti dalla norma
I benefici fiscali, però, non vengono riconosciuti a quelle aziende che nei tre anni precedenti abbiano subito in via definitiva delle sanzioni per violazioni delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Strada sbarrata anche per quelle imprese che violano i contratti collettivi di lavoro.
Escluse le aziende agricole, che già usufruiscono di diverse agevolazioni. La norma, inoltre, non si applica ai contratti di lavoro domestico. Esclusi, inoltre, i rapporti di lavoro sotto forma di apprendistato. Non potranno accedere ai benefici i consorzi industriali, i consorzi di bonifica e gli enti ecclesiastici.

