ROMA – Meredith Kercher venne colpita al collo “da due armi da taglio distinte”. Una impugnata da Amanda Knox che provocò la ferita ritenuta mortale mentre l’altra da Raffaele Sollecito. Lo scrivono i giudici di Firenze motivando la condanna degli ex fidanzati. Sollecito e la Knox si sono sempre proclamati innocenti.
Nelle motivazioni della sentenza di parla di elementi “plurimi e concordanti”. Secondo la Corte infatti Guede, la Knox e Sollecito hanno lasciato “tracce del loro passaggio per deposizione ematica del sangue della vittima che era fuoriuscito copiosamente dalle ferite”.