PALERMO – Cioè arrestano tutti i tuoi fratelli, le tue sorelle, i tuoi cognati e tu non ti muovi? Ma fai bordello… svita a tutti… dice ‘uscite tutti fuori…. sennò vi faccio saltare’”. I malumori per l’assenza del capo serpeggiano da tempo. La durezza delle parole sorprendono, però, gli stessi uomini che danno la caccia a Matteo Messina Denaro. Pochi mesi fa, nel cuore dell’estate trapanese, le cimici intercettano lo sfogo di due persone, una delle quali legata agli ambienti mafiosi. Le conversazioni sono servite anche a riaprire il caso dell’omicidio di Salvatore Lombardo, assassinato nel 2009 a Partanna.
Innanzitutto protestano contro la cosca in generale. Si sentono sfruttati e abbandonati al loro destino: “… ti fanno fare lo sciacquino, tutte cose senza mangiare né bere ti arrestano… te la mettono in c… loro si fanno i cazzi loro e tu l’hai presa solo in c…? Ma per cosa?… quando hanno bisogno ti cercano subito… quando non hanno bisogno o quando hai bisogno tu puoi morire”.
Poi l’attacco viene indirizzato su Messina Denaro che non reagisce nonostante la stragrande maggioranza dei suoi familiari sia finita in cella: “Ma … anche questo (Matteo Messina Denaro ndr)… che minchia fa? Un cazzo! Si fa solo la minchia sua … e scrusciu non ci deve essere…”. Secondo i due interlocutori, non è da escludere che il padrino trapanese si sia fatto da parte, oppure abbia in mente di farlo: “Io sono del parere che questo qualche giorno – a meno che non lo abbia già fatto – si ritira… e gli altri vanno a fare cose a nome suo quando lui oramai non c’è più qua …. e sa dove minchia se ne è andato… non c’è nessun accenno, un movimento… niente.. Cioè.. .tu… un movimento… (…) Dico… un accenno che sei presente… O no? Niente”. Perché Messina Denaro, a parte rare occasioni e dilatate nel tempo, sembra un fantasma.