Messina Denaro: "Io criminale onesto, avete preso per la malattia"

Il boss disse: “Io criminale onesto, mi avete preso per la malattia”

In tre verbali la summa del pensiero di Messina Denaro
LA MORTE DEL PADRINO
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PALERMO – Sicuro di se, ambiguo, spocchioso. Matteo Messina Denaro, morto oggi, è stato interrogato. I verbali sono la summa del suo pensiero mafioso. Ha mostrato un atteggiamento di sfida nei confronti dei magistrati, seppur mantenendo un linguaggio misurato. Ha fatto capire di avere viaggiato molto e di avere stazionato spesso a Palermo. E soprattutto ha negato persino di avere fatto parte di Cosa Nostra.

Leggi i tre verbali del padrino:

“Io criminale onesto, latitante a Palermo”

“Senza la malattia non mi avreste preso”

“Conosco Cosa Nostra dai giornali, i beni? Dirlo è da stupidi”


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