Messina Denaro, perquisizioni e nuovi indagati: tutti i NOMI - Live Sicilia

Messina Denaro, perquisizioni e nuovi indagati: tutti i NOMI

SI tratta di un uomo e di altre due donne

TRAPANI – Amici di famiglia e la donna che si occupava delle pulizie domestiche. Questi sono gli altri indagati nell’ambito dell’operazione che ha fatto salire a sei il numero delle persone arrestate per la latitanza “dorata” del boss Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Comando provinciale di Trapani, assieme ai Ros, dopo il nuovo blitz antimafia di giovedì stanno lavorando attorno al ruolo che potrebbero avere avuto altre tre persone, due donne e un uomo. Pare che questi fossero di casa nell’abitazione di Campobello di Mazara della coppia Bonafede-Lanceri, marito e moglie arrestati ieri, dove la presenza del boss era costante.

I nomi dei nuovi indagati

I nomi dell’imprenditore agricolo Gaspare Ottaviano Accardi, di 58 anni, e della moglie, Dorotea Alfano, di 54, assieme a quello della 50enne Leonarda Indelicato, sono contenuti nel decreto di perquisizione eseguito ieri mattina dai carabinieri e firmato dai pm della Dda di Palermo Pierangelo Padova e Gianluca De Leo. Indagati per favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena con l’aggravante mafiosa. Decreto di perquisizione e stessa contestazione di reati che ha riguardato contestualmente i coniugi Bonafede, Emanuele e Lorena, tratti in arresto, e Laura Bonafede, l’insegnante figlia del defunto Leonardo, capomafia di Campobello di Mazara, e moglie dell’ergastolano Salvatore Gentile.

Il ruolo di Laura Bonafede

Non è la prima volta che Laura Bonafede subisce perquisizioni per i reati di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. L’ultima risale al 2021 quando, ancora nell’ambito della ricerca del latitante castelvetranese, fu la polizia ad entrare nella sua abitazione. Diversi anni prima invece finì citata in un provvedimento della Procura antimafia di Palermo a proposito di un ruolo che avrebbe avuto nel veicolare comunicazioni tra il marito in carcere e il padre, l’anziano boss Nardo Bonafede.

Tutti a casa col boss

Sugli altri nomi dei soggetti perquisiti, la coppia Accardi-Alfano ed Indelicato, si è solo saputo che in qualche modo frequentavano l’abitazione di Emanuele e Lorenza Lanceri. Anche loro sono finiti ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, le stesse telecamere che hanno ripreso il boss che incontrava per strada Lorenza Lanceri e che poi entrava anche nella sua abitazione. Accardi e Alfano, marito e moglie, lui conosciuto in paese col soprannome di ‘Gaspare lu pinzirutu’, sarebbero stati ospiti nella casa di Emanuele Bonafede e Lorenza Lanceri, nelle stesse occasioni in cui era presente Messina Denaro, INdelicato, invece, pare che in quella casa svolgesse incombenze di natura domestica, pulizie ed altro. Non è escluso, ma al momento non ci sono indizi concreti, che si occupasse anche di far da domestica nella casa di Campobello dove il capomafia abitò fino allo scorso 16 gennaio, quando l’arresto dei carabinieri mise fine alla sua trentennale latitanza.


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