“È pronta la terza pec per procedere con la sospensione di circa 1170 persone tra medici, infermieri, tecnici di laboratorio e di radiologia e altre figure sanitarie che ancora non hanno risposto alle prime due, di invito e poi di diffida, inviate dall’Asp Messina con la richiesta di presentazione dell’avvenuta certificazione vaccinale anti-covid prevista dalla legge”. Questo scrive l’Asp in una nota che annuncia la bufera per il personale sanitario non vaccinato o che comunque non è ancora in regola con le comunicazioni e la certificazione.
Al via l’iter per la sospensione
“L’azienda farà partire nei prossimi giorni l’iter per sospendere coloro che ancora non hanno dimostrato la regolarità della loro posizione nei confronti dell’obbligo vaccinale – spiega il commissario straordinario Bernardo Alagna (nella foto) – difatti l’Asp in moltissimi casi non è in grado di chiedere internamente il certificato vaccinale se la somministrazione è stata fatta presso altre Aziende sanitarie provinciali o, peggio ancora, in altre Regioni, nel caso di tantissimi medici e professionisti che lavorano anche fuori dalla provincia di Messina o dalla Sicilia”.
Ho il Green Pass, ma…
“Nella maggior parte – continua la nota – si tratta certamente di operatori che sono in possesso del green pass ma non hanno dato importanza alla comunicazione aziendale e ora rischiano il provvedimento; in altri casi potrebbe trattarsi di “no vax” o di medici che stanno tardando il più possibile l’adesione alla campagna vaccinale attendendo l’ormai fatidica data del prossimo 15 ottobre (con la carta verde obbligatoria sul luogo di lavoro, ndr) senza ricordare che la normativa prevede l’obbligo del vaccino per loro a prescindere da questa “scadenza”. Nel frattempo l’Asp Messina non concede proroghe e sospenderà chi non presenta la documentazione richiesta che viene di volta in volta verificata”. “Complessivamente nel mese di settembre abbiamo mandato 3580 pec – prosegue Alagna – alla data del 29 settembre i no vax o comunque persone non giustificate ma che hanno risposto sono circa 42, in corso di valutazione 11, mancata consegna o pec errate circa 185. Inoltre ci sono 964 persone prive di pec, dunque saranno contattati a mezzo posta raccomandata”.
I medici e il vaccino
Quella del personale sanitario e del vaccino resta una questione delicatissima, che si incrocia con l’altra del Green Pass. Proprio perché dai medici ci si aspetta che siano coerenti con le impostazioni della scienza. Abbiamo raccontato qui la vicenda di un medico palermitano in servizio a Cuneo. L’Ordine ha adottato una linea chiara e spinge sulla terza dose: “Se ci mettono dietro i cittadini fragili va anche bene – ha detto il presidente nazionale, Filippo Anelli. Purché quando tocca a noi non si faccia il ‘tu sì tu no’. Il virus circola e te lo puoi prendere anche quando vai a visitare un paziente a casa. Non voglio fare polemiche, vorremmo solo continuare a lavorare in serenità”.