Presenza che dovrebbe partire da pulizia, illuminazione,sicurezza.
Presenza che dovrebbe partire da pulizia, illuminazione,sicurezza.
È come coprire il sole col lenzuolo.... BASTA CON QUESTA FALSA MAGIA... PALERMO È UN VESPASIANO A CIELO APERTO.. Un mancia mancia tra puzze fritture e ricordi lontani di ciò che sta il vero cibo.... BASTA
Messo là ancora che parla.
Ho votato altro...
Speriamo che si trovi il modo per non disperdere alcun progetto politico che valga un vivere con un pensiero anche agli altri, a quegli altri che se la passano peggio di noi. Va benissimo, allora, il gentleman della politica (ovviamente anche gentlewoman, se si può dire). Ma il gentleman-driver che circa 80 anni fa andava nell'automobilismo non funzionerebbe alla guida del Pd. Qui, oggi, serve uno chauffeur, come dicevano “all'epoca”, capace di lasciare a terra chi in Sicilia, come se niente fosse, ha perso amministrative, regionali, politiche, europee.
Sono perfettamente d’accordo con l’autore di questo assolutamente veritiero articolo…sono stati esposti tutti o quasi tutti i problemi della nostra amatissima Sicilia…il ponte non serve a niente e a nessuno…ci sono altre cose da fare e tante….auguriamoci che dopo il flop del ponte, si pensi ai problemi del sud anche se non sono ottimista al riguardo…
Secondo il presidente della Commissione Ponte, Pippo Trischitta, con il Ponte “Messina sarà una stella internazionale. Non saranno i nostri figli e i nostri nipoti a dover andare via, ma saranno i figli e i nipoti degli altri a venire da noi. Ganzirri, Torre Faro, Mortelle, l’intera città, saranno una miniera d’oro» [Gazzetta del Sud, oggi]. Che dire? Sposteremo quel “perdete ogni speranza…” fuori del territorio messinese e chiederemo a Salvini un ponte che colleghi Palermo al Continente. Hai visto mai!
E quindi non facciamo NIENTE? È questo atteggiamento di rassegnata connivenza coi poteri forti padani (che vogliono esattamente che al Sud non si faccia niente) a condannarci. E l’autore di questo articolo è tra i colpevoli morali senza manco rendersene conto.