MESSINA – Vincere il derby dello Stretto all’andata e al ritorno è come per un tennista aggiudicarsi il “Grande slam”. Il riscatto della Messina calcistica passa dallo stadio San Filippo, dove i giallorossi hanno esultato per una gara epica, non tanto per la qualità del gioco (siamo sempre in LegaPro), quanto per la consistenza del risultato finale. Il “selfie” di Amato Ciciretti, il principino di Roma in prestito al Messina, è il suggello di una giornata fantastica per la tifoseria di casa e per il calciatore capitolino “emule” di sua maestà Francesco Totti. Il finale non inganni, perché non è stata per il Messina una passeggiata della salute. Il primo tempo è stato da infarto per i tifosi di casa, accorsi numerosi allo stadio per il derby dello Stretto. All’andata finì 1-0 per il Messina, grazie al tacco magico di Orlando. La Reggiana aveva il dente avvelenato, vuoi per la sconfitta dello scorso settembre, vuoi perché adesso i punti gli servono per guadagnare posizioni in classifica. Il Messina si presenta con la formazione più scontata possibile, in panchina l’unico “big” è Donnarumma, per il resto solo giovani della Beretti. La società dei Lo Monaco non sta attraversando il suo miglior momento e la tifoseria ha capito che c’è aria di smobilitazione a fine campionato. Nonostante le difficoltà oggetti e soggettive (vedi gli uomini contati), l’ambiente ha risposto alla grande. L’avvio è stentato, il Messina sembra un diesel che stenta a carburare e così sulla sinistra d’attacco Insigne fa il bello e il cattivo tempo. Benvenga è sistematicamente in ritardo e non è un caso se l’attaccante dei calabresi ci prova al 7’ (tiro a lato), poi al 13’ col cross dell’attaccante che un invito al bacio per Louzada, anticipato di pochissimo da Stefani. Sempre e solo Insigne nel grigiore di una partita, illuminata di tanto in tanto da un sole pallido: al 24’ l’attaccante prova la fortuna da posizione centrale, il suo tiro viene neutralizzato da Iuliano. Al 37’ il brivido scorre lungo la schiena dei tifosi di casa; pasticcia Bortoli sul vertice destro dell’area di rigore e serve inavvertitamente Insigne, il suo tiro a girare si spegne a lato di pochissimo sotto gli occhi dei tifosi della Sud. E’ il brivido che scuote la squadra di casa, apparsa spenta e con l’attacco che ha affidato al centrocampista Izzillo le uniche occasioni: due tiri con pochissima fortuna da fuori area. Al 40’ arriva all’improvviso il vantaggio del Messina. Ciciretti semina il panico sulla destra d’attacco, entra in area di rigore e dopo due dribbling ubriacanti serve la palla che chiede soltanto di essere spinta in porta all’incredulo Bortoli. Il tiro da pochi passi a tu per tu con Belardi umilia il portiere calabrese perché lo trafigge sotto le gambe. Il San Filippo esplode. Il primo tempo si chiude col vantaggio, poco meritato per la verità, del Messina.
Il capolavoro lo completano i ragazzi di Grassadonia nella ripresa. Al 2’ calcio d’angolo di Ciciretti, la sua è una traiettoria tagliatissima, Bortoli corregge di testa e per Orlando (il suo è un conto aperto con la Reggina), è poco più di una formalità appoggiare in rete. La Reggina cerca la reazione e il Messina cede da un punto di vista emotivo, sulla spinta dell’entusiasmo del pubblico di casa. I calabresi non confezionano azioni da rete, ma sovrastano gli avversari nel possesso palla. A chiudere il discorso derby ci pensa Corona al 19’ con l’ennesima rete che suggella probabilmente la sua ultima stagione da calciatore professionista. La cavalcata sulla destra è qualcosa di meraviglioso, come il tiro in diagonale a fil di palo. Il San Filippo diventa una “Santa Barbara”. Giallossi non ancora paghi: al 32’ il gol di Ciciretti. Il “Principe” dribbla mezza difesa con una proiezione orizzontale da destra a sinistra stile Robben, il suo tiro col mancino carezza il palo prima di gonfiare la rete. E’ l’apoteosi. Il gol del bandiera – meritato – arriva per i calabresi al 41’ con Insigne che calcia una punizione magistrale dalla destra. Iuliano sfiora la palla che s’insacca all’incrocio dei pali. Ultima notazione, la batteria di fuochi d’artificio all’esterno dello stadio per celebrare la festa. Il derby delle tifoserie è stato molto corretto.
Acr Messina – Reggina 4-1
Acr Messina: Iuliano, Cane, Benvenga, Izzillo, Altobello, Stefani, Orlando (Bonanno 78′, Damonte, Corona (Sciliberto 90′), Ciciretti (Donnarumma 86′), Bortoli. A disposizione: Berardi, Sciotto, Bellamacina, Giove. All. G. Grassadonia
Reggina: Belardi, Di Lorenzo, Karagounis, Camilleri, Aronica, Mazzone (Maimone 78′), Masini, Armellino, Louzada (Viola 58′), Condemi (Gallozzi 61′), Insigne. A disposizione:Kovacsik,Cirillo, Lancia, Ungaro. All. R. Alberti
Arbitro: Sig. Giuseppe Cifelli di Campobasso
Note: spettatori 5mila circa (800 ospiti). Ammoniti: Altobello (M), Aronica (R), Ciciretti (M).
Marcatori: Bortoli 41′, Orlando 48′, Corona 65′. Ciciretti 77′, Insigne 86′