"Messina si deve dimettere| Ha fallito su tutti i fronti" - Live Sicilia

“Messina si deve dimettere| Ha fallito su tutti i fronti”

Giuseppe Milazzo

"Basta girare per Palermo per accorgersi che i controlli sono carenti e non per colpa degli agenti, ma a causa di chi non sfrutta al meglio le risorse a disposizione".

inchiesta sui vigili a palermo - milazzo (fi)
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PALERMO – Onorevole Milazzo, in seguito alla pubblicazione delle prime indiscrezioni sull’indagine che riguarda vigili e personale Coime, sospettati di assenteismo, lei ha chiesto le dimissioni del comandante Vincenzo Messina. Perché ne chiede un passo indietro?
“Io non entro, come è ovvio che sia, nell’aspetto giudiziario della vicenda, su cui si stanno svolgendo doverose indagini che vanno rispettate. Però, da politico, credo di dover fare qualche riflessione. Il comandante Messina ha fatto benissimo a segnalare alla Procura quanto stava accadendo, ma la domanda è semmai un’altra: perché siamo arrivati a quel punto? Se è vero che alcuni agenti non hanno fatto il proprio dovere, non c’è anche una responsabilità da parte di chi ha il compito di organizzare e controllare il lavoro e quindi del comandante? Io non voglio difendere chi ha usato in modo scorretto il badge, tutt’altro: ma qui qualcuno ha la colpa di aver fatto diventare questo pessimo costume un’abitudine”.

La Polizia Municipale si sente sotto attacco…
“Le indiscrezioni di stampa parlano di oltre 400 agenti su cui si stanno svolgendo accertamenti, praticamente una enormità. Posto il fatto che tutti sono innocenti, fino a prova contraria, forse è il caso di interrogarsi in generale su come funzioni la Polizia Municipale. Basta girare per Palermo per accorgersi che i controlli sono carenti e non per colpa degli agenti, ma a causa di chi non sfrutta al meglio le risorse a disposizione. Posso fare un esempio su tutti: perché non si fa una seria lotta alle discariche abusive? Tocca ai vigili fare i controlli che, ad oggi, non ci sono. Il risultato è che far togliere le discariche alla Rap costa ai palermitani un salasso. Nessuna prenda l’alibi della carenza di organico o chieda concorsi esterni: ci sono centinaia di padri di famiglia precari in attesa di stabilizzazione e che potrebbero essere utilizzati per rafforzare il Corpo”.

Il sindaco Orlando però ha difeso il comandante…
“Il sindaco non può dimenticare di far parte del partito di Palermo quando più gli conviene. Le opposizioni non hanno intenzioni di cavalcare il momento, ma pongono un problema politico serio. Presenterò a breve un’interrogazione per sapere, per esempio, se dopo il posizionamento delle telecamere siano stati autorizzati provvedimenti di codice 46, cioè servizi esterni, o spostamenti in sedi distaccate. La città ha diritto di saperlo, del resto il comandante ha detto che via Dogali è un palazzo di vetro. Ma Orlando ricordi che è stato lui a scegliere Messina come comandante e Messina, mi spiace dirlo, ha fallito su tutti i fronti. Non possiamo voltarci dall’altro lato di fronte a un fallimento politico. Ecco perché ne chiedo le dimissioni”.

La denuncia però è partita dall’interno, come nel caso dei Tributi…
“No, nel caso dei Tributi andò diversamente e spesso il sindaco lo dimentica: tutto partì dalla lodevole denuncia di un cittadino, a cui un comunale fece una proposta illegale. Anzi, dirò di più: l’amministrazione Orlando, al suo insediamento, ha deciso di cambiare il software passando dal Thebit, che funzionava benissimo in epoca Cammarata come dimostrano i risultati della lotta all’evasione, al Fluendo, costato 400mila euro. Con una piccola differenza: il primo consentiva di verificare eventuali intrusioni e manomissioni del sistema, il secondo no”.

Non crede di delegittimare tutti i vigili urbani?
“No, questo mai. In via Dogali ci sono tantissimi agenti che fanno il proprio dovere, ma sono demotivati o impiegati male. Proprio perché voglio tutelarli chiedo un cambio di passo: oggi, per un sospetto, vengono colpiti tutti. Come al solito, a pagare è il lavoratore e mai le figure apicali”.

 

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