ROMA – Nelle prossime ore assisteremo al primo apice della fiammata africana con massime fino a 42°C in Sardegna, 40-41°C in Sicilia, Calabria e Puglia e 39°C al centro. Al nord sono previsti fino a 37-38°C specie tra Emilia Romagna e Veneto. Tra venerdì e sabato entreranno in scena, invece, temporali violenti al nord.
Sono le previsioni di Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it. il quale osserva come “negli ultimi 30 anni l’anticiclone africano si è palesato molto più spesso in Italia che si è trovata di fronte ad un nuovo clima con frequenti fiammate nordafricane, anche con sabbia del deserto, alternate a violenti temporali, il nuovo clima estivo del XXI secolo”, lo definisce l’esperto.
“Il ‘respiro’ nordafricano dapprima spinge l’alta pressione verso il cuore dell’Europa centrale e poi la fa sgonfiare verso il nostro centro-sud – sottolinea Garbinato – in questo modo il nord Italia resta scoperto favorendo il passaggio di aria instabile atlantica. Questo flusso, trovando aria calda e soprattutto molto umida preesistente, scatena violenti temporali specie sulle Alpi e in locale sconfinamento verso la pianura padana”. Tra venerdì e sabato mattina sarà proprio questa la situazione: sono previsti violenti temporali al nord con un passaggio potenzialmente pericoloso da ovest verso est.
“Al momento – aggiunge l’esperto – si prevede una prima fase instabile al mattino di venerdì 12 sull’estremo nord-ovest; dal pomeriggio, poi, i rovesci interesseranno anche parte del nord-est con la fase clou del maltempo attesa tra la sera del venerdì e la mattina del sabato, specie a nord del fiume Po. Sul resto dell’Italia l’anticiclone africano sarà ancora prepotente e pochi si accorgeranno del maltempo del nord, se non per un leggero calo termico e una maggiore ventilazione da ovest.
Da sabato pomeriggio, però, il respiro africano tornerà purtroppo prepotente, anzi prepotensissimo: ci attendono 37-38°C ad oltranza anche a Roma, per almeno 10 giorni, un’ondata di calore che, se confermata, potrebbe essere una delle più lunghe degli ultimi anni”, conclude Garbinato.