“Arrivederci”. Comincia così, col saluto che annuncia il distacco, senza la brutale e sorda malinconia dell’addio, il messaggio di congedo (temporaneo?) di Gianfranco Miccichè dai lettori del suo blog. Per i patiti del web è comunque una notizia. Il sottosegretario al Cipe (cioè il Comitato interministeriale per la programmazione economica) era stato tra i primi politici a puntare sulla rete per creare dibattito e consenso. Perché Miccichè dice arrivederci? Ecco cosa scrive su www.gianfrancomicciche.net: “Trovo solo adesso un minuto per occuparmi del mio blog. Gli impegni istituzionali e politici che mi coinvolgono non mi consentono più, al momento, di essere attivo e presente su questo spazio come vorrei e come sono stato abituato a fare per oltre un anno. Ho quindi deciso di chiudere i commenti al blog, non potendo più io partecipare in maniera diretta e costante alle discussioni che qui si svolgono e che sono state utili certamente a me, in un particolare e delicato momento della mia vita politica e istituzionale, ma, spero, anche a voi, che mi avete seguito e che, con me e tra di voi, vi siete appassionati, avete discusso, ragionato, litigato e polemizzato, anche aspramente a volte, ma sempre nell’ottica di un sostanziale rispetto delle opinioni altrui”.
A corredo l’immagine di un pontile che si perde nell’orizzonte, mentre un cane dall’aria desolata fiuta qua e là. E sembra quasi un addio.
Partecipa al dibattito: commenta questo articolo