"Miccichè rinnega se stesso" - Live Sicilia

“Miccichè rinnega se stesso”

Il contrattacco
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“E’ imbarazzante vedere come l’on. Gianfranco Miccichè, responsabile di una formazione politica appena costituita, sia già costretto a rinnegare se stesso e la propria intelligenza, sostenendo sul proprio blog l’esatto contrario di ciò che diceva appena qualche settimana fa. E tutto per cercare di consentire al suo compagno d’avventura Bufardeci di raccattare qualche voto in più nella zona di Noto”.

Lo afferma l’assessore regionale per la Salute Massimo Russo, replicando all’articolo comparso sul blog di Gianfranco Miccichè riguardante la vicenda dell’ospedale di Noto.

“Ricordo al sindaco di Noto – ha aggiunto Russo – che il decreto con cui viene istituito l’ospedale di Avola – Noto, frutto di una laboriosa concertazione con le forze politiche del territorio, prevedeva che la decisione su come organizzare operativamente i due presidi spettasse proprio alla comunità locale e al manager dell’Asp, Maniscalco, che certamente l’on. Bufardeci conosce bene. Resto disponibile al dialogo ma sottolineo che a tutt’oggi non ho ricevuto alcuna richiesta di confronto da parte del sindaco di Noto, il quale ha ritenuto più utile organizzare una manifestazione popolare davanti a Palazzo d’Orleans (e sarebbe interessante sapere chi ha pagato i pullman) per contestare me e il presidente della Regione. I cittadini devono rendersi conto che tenere in piedi due ospedali, con bassi indici di occupazione e appropriatezza e che distano tra loro 7 Km, sarebbe solo uno spreco. Ecco perché si è deciso che un presidio debba potenziare la propria funzione ospedaliera e l’altro debba puntare sulla riabilitazione di cui oltretutto c’è carenza, come ci viene confermato dai dati sulla mobilità passiva”.

“Quella a cui stiamo assistendo – ha concluso Russo – è politica da avanspettacolo che produce solo il risultato di aizzare una comunità locale contro un’altra a discapito del buon senso, della logica e del senso di responsabilità che dovrebbe essere proprio di chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica”.


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