Micciché: "Salvini è una m..." | Schifani: "Col Pd è impraticabile" - Live Sicilia

Micciché: “Salvini è una m…” | Schifani: “Col Pd è impraticabile”

Alla presentazione del libro di Cicchitto "La storia di Forza Italia", si discute sul futuro del partito.

IL DIBATTITO IN FI
di
3 min di lettura

PALERMO – “L’unica proposta seria è quella che riunisce i moderati. Sotto questa definizione inserisco la metà delle persone che conosco nel Partito democratico”. Così Gianfranco Miccichè, commissario in Sicilia di Forza Italia, durante la presentazione del libro di Fabrizio Cicchitto “Storia di Forza Italia”, ha ribadito la sua posizione, espressa nei giorni scorsi. “Non voglio nessuna unione di sigle ma se c’è da fare qualcosa di nuovo bisogna partire da lì e secondo me, se qualcuno non comincia a dire che Salvini è una m… allora passa pure per buono. Lo dico tutti i giorni e mi faccio carico anche degli insulti di chi al momento lo ha come dio”.

Miccichè insomma anche in mattinata ha ribadito la posizione che ha creato dibattito fra i forzisti: “Guardare ai moderati del Pd per non stare mai più con Salvini”, mentre del M5s non bisognerebbe preoccuparsi “perché – sono le sue parole – vanno a morire”. Il segretario nazionale del Partito democratico Nicola Zingaretti ha stoppato una eventuale riedizione del patto del Nazareno, ma dentro Forza Italia si continua a discutere.

Renato Schifani ha ribadito la posizione critica: “Dobbiamo riuscire a rielaborare la nostra proposta. Non basta andare oltre gli schemi del partito: è una soluzione a breve termine. Dobbiamo fare in modo che Forza Italia elabori una propria proposta chiara anche a livello nazionale”. Per Schifani insomma l’idea di Miccichè non va bene. “L’elezione di Zingaretti ricostruisce una leadership di sinistra. Questo vuol dire – ha spiegato – che è finito il tentativo del riformismo di Matteo Renzi”. Uno spiragli però potrebbe esserci. “Delle due l’una – ha affermato infatti il senatore azzurro -: o all’interno della sinistra avviene qualcosa, perché con un pezzo di sinistra si può ragionare, oppure l’ipotesi di Gianfranco Miccichè non è praticabile. Voglio solo ricordare, infatti, che l’ancoraggio fermo del Pd ad alcuni punti, come nel caso della riforma della giustizia, ha affondato persino Renzi. L’iniziativa di Miccichè è molto coraggiosa”.

Anche Fabrizio Cicchitto a margine della presentazione ha affrontato il tema. “Forza Italia – ha detto – deve riuscire ad esprimere questa area di centro moderata, liberale e riformista. Dobbiamo riuscire ad avere un risultato guardano a quella parte del paese che è distinta dal Pd ma che non vuole avere nulla a che fare con questo pessimo governo”.

Miccichè stesso, poco prima, d’altronde, ha definito “diabolico l’accordo con il Pd”. Per il leader siciliano di Fi, però, “peggio di Salvini non c’è nulla. Non c’è nulla di più cancerogeno. È la persona più violenta, più cattiva che esiste. Ed è anche la persona meno intelligente dal punto di vista politico se non dal punto di vista del proprio risultato. Lui è intelligente per ottenere il successo: ha una struttura che costa tantissimo, 30 mila euro al mese, che lo aiuta ad avere successo. Ma in questo non c’è nulla di politica”.

Miccichè poi prova a chiarire cosa per lui sia la mancanza di politica: “È impossibile che dopo un anno di governo non c’è una proposta politica che non riguardi immigrati, la violenza, la difesa contro il ladro. Ho capito, in questo Salvini è il numero uno. Ma – si chiede il presidente dell’Ars – l’Italia che fine fa? La politica oggi risponde alle esigenze espresse dai sondaggi e non sa indicare una direzione. E questo modo di fare politica – ha ammesso Miccichè – è iniziato con noi che lavoravamo con il marketing”.

Insomma, per Gianfranco Miccichè l’errore sarebbe quello di assecondare i gusti della gente mentre la politica dovrebbe dare una direzione. “Da questo punto di vista – ha concluso il forzista – le primarie sono il cancro della democrazia. Una classe dirigente deve scegliere e se sbaglia va a casa. Non si può permettere però di fare quello che dice il popolo. A questo punto non c’è più differenza fra Di Maio e Einstein. Credo che più in basso di così non si possa andare. Da qui la politica deve rinascere e per questo mi sto preparando”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI