PALERMO – Si chiama ‘Progetto Palermo’ la lista del candidato sindaco del centrosinistra e del M5S Franco Miceli, presentata questa mattina in piazza Politeama, con il simbolo che sorretto da un cavalletto usato dall’architetto “nelle notti insonni per dipingere. Al centro del progetto ci saranno uomini e donne che rappresentano la società palermitana, compresi giovani e donne che saranno al centro perché senza loro non ci può essere una rinascita” ha detto il candidato sindaco. Tra le idee di Miceli c’è quella di mettere al centro le circoscrizioni che ad oggi non hanno un potere concreto “il modello che proponiamo è quello di decentrare poteri, risorse e strutture. In ognuna circoscrizione si potrà dialogare e trovare soluzioni ai problemi, da lì può rinascere Palermo. I miei più importanti collaboratori saranno i presidenti delle circoscrizioni“ ha aggiunto Miceli sotto gli occhi di Lupo e Cracolici, attenti ad ascoltare cosa dice il candidato a sindaco di Palermo, così come lo sono alcuni dei consiglieri uscenti.
Cosa prevede il programma
Il programma ha molti punti, tra questi “le criticità e le emergenze, la pulizia, lo spazzamento e i rifiuti, compreso quello del cimitero – ha affermato il candidato sindaco della colazione del centrosinistra e M5S – . Queste sono le prime cose che dovremo affrontare, compresa la razionalizzazione del sistema dei trasporti. Affrontare l’emergenza guardando al futuro. Guardiamo al futuro con le nostre capacità e intelligenze che sono tante e importanti. Palermo esprime moltissimo in termini di competenza, mettiamoli a sistema“.
La stoccata al centrodestra
Miceli nei giorni scorsi è stato ‘bacchettato’ dall’attuale assessore alla mobilità Giusto Catania, che l’ha rimproverato per essere poco graffiante, l’architetto ha preso la balla al balzo e non ha perso tempo per dire la sua su quanto sta accadendo nel centrodestra: “Fa parte dei balletti di una certa politica che è molto lontana dalle esigenze e bisogni dei cittadini. Ho letto un conflitto interno al centrodestra, ma al centro di questo non c’è una idea sulla città, bensì riguarda postazioni di potere. Non si discute di Palermo ma di chi deve essere il presidente della Regione e della leadership nazionale. Queste non sono cose importanti per i palermitani e le palermitane“.
Delusione Faraone, la stoccata a Lagalla e Musumeci
“Roberto Lagalla è una persona rispettabilissima, ma non si può presentare come candidato civico: è uno che ha navigato nel sistema politico da tempo, purtroppo per lui è stato in un governo, quello di Musumeci, che era meglio non avere perché è stato uno dei peggiori della Sicilia. Che Lagalla possa rappresentare la novità è una ipotesi ardita”. Così il candidato sindaco del centrosinistra a Palermo, Franco Miceli. “Non mi spaventa se il centrodestra si ricompatta, il sindaco viene eletto direttamente dai cittadini e spero che prevalga il senso di responsabilità da parte della gente. Perché il centrodestra sta dando uno spettacolo indecoroso”. Nei giorni scorsi Davide Faraone ha fatto un passo di lato avallando la candidatura di Lagalla, questo “mi ha deluso – ha dichiarato Miceli -, noi abbiano offerto una proposta politica a tutti, un progetto e un patto per Palermo; anche il Centro mi sembra legato a logiche nazionali e di riposizionamento”.